«Mio martello non colpisce, | pialla mia non taglia | per foggiare gambe nuove | a chi le offrì in battaglia, | ma tre croci, due per chi | disertò per rubare, | la più grande per chi guerra | insegnò a disertare. (il falegname: da Maria nella bottega d'un falegname)»
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«Tu prova ad avere un mondo nel cuore | e non riesci ad esprimerlo con le parole. (da Un matto)»
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«Sembra di sentirlo ancora | dire al mercante di liquore: | "Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?" (da Dormono sulla collina)»
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«Dov'è Jones il suonatore | che fu sorpreso dai suoi novant'anni | e con la vita avrebbe ancora giocato. | Lui che offrì la faccia al vento, | la gola al vino e mai un pensiero | non al denaro, non all'amore né al cielo. (da Dormono sulla collina)»
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«Dove sono i generali | che si fregiarono nelle battaglie | con cimiteri di croci sul petto? | Dove i figli della guerra | partiti per un ideale, | per una truffa, per un amore finito male? | Hanno rimandato a casa | le loro spoglie nelle bandiere | legate strette perché sembrassero intere. (da Dormono sulla collina)»
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«Io, nel vedere quest'uomo che muore, | madre, io provo dolore. | Nella pietà che non cede al rancore, | madre, ho imparato l'amore. (Tito: da Il testamento di Tito)»
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«Ma adesso che viene la sera ed il buio | mi toglie il dolore dagli occhi | e scivola il sole al di là delle dune | a violentare altre notti. (Tito: da Il testamento di Tito)»
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«L'invidia di ieri non è già finita: | stasera vi invidio la vita. (Tito: da Il testamento di Tito)»
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«Feconda una donna ogni volta che l'ami | così sarai uomo di fede: | poi la voglia svanisce e il figlio rimane | e tanti ne uccide la fame. (Tito: da Il testamento di Tito)»
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«Non fossi stato figlio di Dio | t'avrei ancora per figlio mio. (Maria: da Tre madri)»
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«Come nel grembo, e adesso in croce, | ti chiama amore questa mia voce. (Maria: da Tre madri)»
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«Nella fatica del tuo sorriso | cerca un ritaglio di Paradiso. (Maria: da Tre madri)»
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«Con troppe lacrime piangi, Maria, | solo l'immagine di un'agonia; | sai che alla vita, nel terzo giorno, | il figlio tuo farà ritorno. | Lascia noi piangere, un po' più forte, | chi non risorgerà più dalla morte. (una madre: da Tre madri)»
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«Il potere vestito d'umana sembianza | ormai ti considera morto abbastanza | e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni | degli umili, degli straccioni. (da Via della croce)»
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«Poterti smembrare coi denti e le mani, | sapere i tuoi occhi bevuti dai cani, | di morire in croce puoi essere grato | a un brav'uomo di nome Pilato. (da Via della croce)»
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«Questi ceppi che han portato | perché il mio sudore | li trasformi nell'immagine | di tre dolori, | vedran lacrime di Dimaco | e di Tito al ciglio | il più grande che tu guardi | abbraccerà tuo figlio. (il falegname: da Maria nella bottega d'un falegname)»
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«E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio | avevi dodici anni e nessuna colpa addosso; | ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, | la tua verginità che si tingeva di rosso. (da L'infanzia di Maria)»
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«Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno | non si guardò neppure intorno | ma versò il vino, spezzò il pane | per chi diceva ho sete e ho fame. (da Il pescatore)»
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«Se qualcuno di voi dovesse, | costretto con le spalle al muro, | violare un giudice od una vecchia | della sua scelta sarei sicuro | ma si dà il caso che il gorilla, | considerato un grandioso fusto | da chi l'ha provato, però non brilla | né per lo spirito né per il gusto. (da Il gorilla)»
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«E si vuol dar marito a chi non lo voleva, | si batte la campagna, si fruga la via. | Popolo senza moglie, uomini d'ogni leva, | del corpo di una vergine si fa lotteria. (da L'infanzia di Maria)»
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