William Shakespeare

«E chi muore senza portare nella propria tomba almeno una pedata ricevuta in dono da un qualche amico?»

«Un vero amore non sa parlare.»

«In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.»

«Se non ricordi che Amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.»

«Ma Amore è cieco e gli amanti non vedono le dolci follie che commettono.»

«Quel che amore tracciò in silenzio, accoglilo, che udir con gli occhi é finezza d'amore.»

«Nessuna Barriera può resistere all'amore. L'amore osa tutto quello che può.»

«Questa é la mostruosità dell'amore, signora, che infinito é il volere ma limitata é la sua attuazione.»

«Gli angeli ancora risplendono, anche se é caduto quello più splendente.»

«Le loro labbra erano quattro rose su uno stelo, e nell'estate della loro bellezza si baciarono.»

«Il dovere di ogni soggetto appartiene al re, ma l'anima di ogni soggetto é solo sua.»

«Un uomo può pescare con il verme che ha mangiato un re e mangiare il pesce che ha mangiato quel verme.»

«A volte gli uomini sono padroni del loro destino; la colpa, caro Bruto, non é delle nostre stelle, ma nostra, che noi siamo dei subalterni.»

«Sono le stelle, le stelle sopra di noi, che governano la nostra condizione.»

«Se devo morire, andrò incontro alla morte come ad una sposa e la stringerò fra le mie braccia.»

«Un uomo può morire solo una volta: a Dio noi dobbiamo solo una morte.»

«Il resto é silenzio.»

«Tutto ciò che vive deve morire, passando dalla natura all'eternità.»

«Sorride raramente e sorride come se si burlasse di se stesso e disprezzasse il suo spirito, perché é stato mosso a riso da qualcosa.»

«Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e considerarmi un monarca d'infiniti spazi, se non facessi brutti sogni.»