«Un omicidio orribile, come tutti gli omicidi ma questo ancor più orribile, strano, innaturale.»
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«Un uomo può pescare con il verme che ha mangiato un re e mangiare il pesce che ha mangiato quel verme.»
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«Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi»
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«La tua virtù è la mia sicurezza. | E allora non è notte se ti guardo in volto, | e perciò non mi par di andar nel buio, | e nel bosco non manco compagnia. | Perchè per me tu sei l'intero mondo. | E come posso dire di esser sola se tutto il mondo è qui che mi contempla?»
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«Il Lunatico, l'Amante e il Poeta | son fatti tutti d'immaginazione. | Più che l'Inferno possa tener diavoli, | l'un vede e questi è il pazzo. | (Sogno di una notte di mezz'estate, Atto V Scena I)»
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«Non c'è belva tanto feroce che non abbia un briciolo di pietà. Ma io non ne ho alcuno, quindi non sono una belva.»
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«Oh angosciosa notte che il sonno rubi me stessa alla mia stessa compagnia.»
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«Il vecchio proverbio ha ragione: il vaso vuoto è quello che rende il suono più ampio.»
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«Se sapessi descrivere la bellezza dei tuoi occhi | E cantare in nuovi metri tutte le tue grazie, | il futuro direbbe: questo poeta mente, | Mai un volto sulla terra ebbe tratti così celesti.»
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«Quando non sarai più parte di me, | ritaglierò dal tuo ricordo | tante piccole stelline, | allora il cielo sarà così bello | che tutto il mondo si innamorerà | della notte...»
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«Ebbene io, in questo fiacco e flautato | tempo di pace, non ho altro piacere | con cui passare il tempo se non quello | di spiare la mia ombra nel sole e commentare | la mia deformità.»
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«E così te ne vai, amore mio, | mio signore, mio sposo, mio amico, | mio tutto! Voglio avere tue notizie | ogni giorno dell'ora, sì, dell'ora, | ci sono molti giorni in un minuto... | Ahimè, a contare il tempo in questo modo, | chi sa quanti anni avrò | prima di rivedere il mio Romeo!»
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«L'amore è un faro che è fisso e sovrasta la tempesta.»
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«Le candele della notte... | Si sono spente. | Ho paura... | Restare e morire... | O andare e vivere? | Troppo dolce e seducente... | Per avere sostanza.»
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«Se leggi questi versi | dimentica la mano che li scrisse: | t'amo a tal punto | che non vorrei restar | nei tuoi dolci pensieri, | se il pensare a me | ti facesse soffrire.»
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«La vita non è altro che un'ombra vagante: | un povero attore | che si pavoneggia | e si agita per la sua ora | sul palcoscenico, | e poi tace; | è un racconto recitato | da un idiota | gonfio di suono e di furia | che non significa nulla.»
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«Oh, questa tua "nessuna speranza" | racchiude una speranza immensa. | "Nessuna speranza" | significa una speranza così ricca | che nemmeno l'ambizione | può guardare più in alto.»
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