Stefano Benni

scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo italiano

Stefano Benni è uno scrittore, giornalista e poeta italiano contemporaneo. Benni collabora con numerose testate, come Manifesto, Cuore e Panorama, Repubblica e MicroMega.
 
 
Allora io raccolgo i chilometri di pellicola della mia vita, mi ci avvolgo come nelle spire di un serpente e alla fine trovo quel pezzo di racconto. Cerco di togliere via il troppo dolore, e la futilità, e i particolari superflui, tanto so che torneranno poco alla volta.
 
 
La sua prima pubblicazione risale al 1976 con Bar Sport. Scrittore prolifico, spazia fra i vari argomenti, tra romanzi, racconti, raccolte di poesie, teatro, e perfino cinema. Innovative le sue poesie satiriche di Prima o poi l'amore arriva (1981). Tra gli altri suoi libri hanno riscosso molto successo segnaliamo La compagnia dei celestini e Saltatempo.
 
 
La comunicazione perfetta esiste. Ed è un litigio.
 
 
È ideatore della "Pluriversità dell'Immaginazione" e dal 1999 cura la consulenza artistica del festival internazionale del jazz "Rumori mediterranei" che si svolge ogni anno a Roccella Jonica. Il suo stile è moderno e scanzonato, mentre i suoi testi sono generalmente tesi fra comicità e fantasia.
 
 
La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri. Si è innamorata ieri, e ancora non lo sa.
data: 10/26/14 autore:

«Cacciari: il fascismo è lontano | Occhetto: il fascismo è vicino | Cacciari: ma dove lo vedi? | Occhetto: là, sul falsopiano | Cacciari: ma è solo un puntino | Occhetto: ma è enorme, sciocchino | Cacciari: è una nuvola bassa | Occhetto: è una squadraccia | Scusate se interrompo la conversazione | disse il capo del plotone d'esecuzione.»

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«Quando l'ultima nuvola scivolò via dalla luna, l'ombra dell'uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d'acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.»

VOTI: 1

«Dice la legge del saggio orsacchiotto: meglio un bel libro al cesso che un libro di merda in salotto.»

VOTI: 1

«Mica posso piangere e ridere in mezzo alla strada, la gente vuol parlare. E se nessuno ti parla, allora ti tocca pensare.»

VOTI: 1

«La miseria dell'uomo incendia la terra ovunque, ma è un fuoco sterile, che cancella e impoverisce. È un fuoco che odia ciò che lo genera, è cenere senza storia.»

VOTI: 1

«Il mondo ha ormai distribuito le parti della sua recita: fare i soldi e fare la fame, ormai sono destini diversi, ma ugualmente inarrestabili.»

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«Per ribellarsi occorrono sogni che bruciano anche da svegli, occorre il dolore dell'ingiustizia, la febbre che toglie all'uomo la malattia della paura, dell'avidità, del servi.»

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«Se i tempi non chiedono la tua parte migliore, inventa altri tempi.»

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«Se qualcuno crede davvero che il pericolo per la democrazia venga dai no global e dalla Cgil e non dai no processe dai Blackbloc dalle eterne loggie segretepatrie allora prepari subitoteloni di salvataggio salvacondotti stampelle inciuci e rattoppi. Ma non s chiamera salvare la democrazia. Si chiamerà una volta per tutte complicità.»

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«Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria. E la chiamiamo polvere.»

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«Solo i pesci morti vanno con la corrente.»

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«Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane.»

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«Uno crede che una volta che le cose vanno bene, che hanno preso l'anda della felicità, la strada sarà sempre in discesa, basta prendere più spinta e la goduria aumenta, diventa vertiginosa, e si sarà sempre più felici finché si raggiunge il trampolino della fortuna e si vola nel nirvana del perfetto culo. | Non è così. | Subito dossi, cunette, sassi in mezzo alla strada, e sbandate fuori dai tornanti. E davanti a noi una gran salita che non si vede la cima.»

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«Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza | L'umile, il non visto, il fioco, il silenzioso | Perché quando saranno passati amori e battaglie | Nell'ultimo camminare, nella spoglia stanza | Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara | Ma braci, un sorso d'acqua, una parola sussurrata, una nota | Il poco, il meno il non abbastanza.»

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«Senza gambe e senza ossi | Chi è che salta sopra i fossi?»

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«Non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore.»

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«Il buco nell'ozono? La colpa è di Toto Cutugno: usa talmente tanta lacca che ogni volta che si dà un colpo di spazzola si stacca un pezzo di antartide.»

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«Fare il biglietto non è stato facile. Agli sportelli c'era una fila così lunga che uno che doveva andare a Modena a un certo punto si è voltato e ha detto: "be, io vado a piedi, tanto son quasi arrivato".»

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«Mi dà sei libri larghi complessivamente 42 centimetri che devo riempire un buco nella libreria?»

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«Era un ciclista così potente che doveva frenare in salita per non finire fuori strada.»

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