Samuele Bersani

cantautore italiano

«Se vuoi ragione hai ragione a proseguire con il tuo istinto ma non cambiare direzione, vai avanti sempre dritto.»

tag: ragione
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«Lo scrutatore non votante, è indifferente alla politica, ci tiene assai a dire "oh issa!", ma poi non scende dalla macchina; è come un ateo praticante, seduto in chiesa la domenica, si mette a posto un po' in disparte, per dissentire dalla predica.»

tag: politica arte
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«La solitudine no che non è un affare, ti fa credere di risparmiare e invece non è che uno sperpero, di stagioni inutili e anni andati via davanti al calendario... e la colpa è soltanto mia.»

tag: solitudine
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«Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi pronti da scagliare su facce vulnerabili e indifese; sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi che accendono negli occhi infinite attese; sono gocce preziose, indimenticate, a lungo spasimate, poi centellinate.»

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«Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace.»

tag: ragione
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«Per scrivere bisogna vivere.»

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«Mi è successo di salire su un taxi e il tassista mi fa "Bersani io prendo sempre i suoi dischi masterizzati"... e allora gli ho detto che la prossima volta mi prendo un taxi abusivo.»

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«Se vuoi ragione hai ragione a proseguire con il tuo istinto, ma non cambiare direzione, vai avanti sempre dritto.»

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«Mi sembra impossibile da non capire | è come vivere in un pesce d'aprile.»

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«Fai una chiave doppia della stessa porta per qualunque cosa storta si presenterà, dopo aver comprato dei lucchetti nuovi per la tua finestra puoi partire io sto qua. A giocare tra le sponde con le pozzanghere profonde buttando l'amo nell'acquario della mia fantasia.»

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«L'amore oggi è un apparecchio momentaneo infilato sotto il petto | forse perché da quella data di settembre è aumentato il senso | corrisposto del sospetto. Che vita! Ah puoi dirlo | sento sempre il peso di un controllo appeso al collo.»

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«... Come i sogni che farai, o prenderai a noleggio | quando ti addormenterai... con le scarpe sul letto. | | Cadono le stelle e sono cieco, e dove cadono non so | cercherò, proverò, davvero... ad avere sempre su di me | il profumo delle mani, riuscire a fare sogni tridimensionali | non chiedere mai niente al Mondo ho solo te | come una cosa che non c'è, cercando dappertutto, anche in me. | Ti vedo... ti vedo.»

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«Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un contesto vigliacco che non si muove più e a mantenere la calma adesso per non sentirsi un pallone perso. Ci vuole molto coraggio a ricercare la felicità in un miraggio che presto svanirà e a mantenere la calma adesso per non sentirsi un pallone perso.»

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«C'è troppa pioggia e sto perdendo quota, attraversando vuoti d'aria tra le nuvole, se piango in acqua non si nota e in mezzo agli altri si consiglia di sorridere.»

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«Io sono un portatore sano di sicuro precariato e anche nel privato resto in prova e ho un incarico a termine lo so ma ho molta volontà, non c'è pericolo.»

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«C'è poca pioggia e sto aspettando un fuoco, una scintilla che mi accenda nella cenere, un'alba in questo buio cieco, sulla tua pelle ritornare ancora a scrivere.»

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«Bisognerebbe adesso darsi delle regole, ricordarsi di esser uomini, fermarsi e ridere, così tornare a dare credito agli stimoli, allenarsi sulla pertica ad avere i brividi. Bisognerebbe rilassare tutti i muscoli, saltare qualche virgola, buttarsi un po' di più e poi provare ad alleggerire il carico, buttando a mare secoli di solitudine.»

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«Sono socio di minoranza di questa stanza, di tutto quello che io ho, che avevo ieri e che domani avrò ma la libertà mi piacerebbe salvarla completamente, se riesco ad imboscarla, se ho da ripararla, devo registrarla, chiudere ogni falla prima di prestarla, farmene una copia prima di sognarla e dimenticarla.»

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«Felicità, improvvisa vertigine, illusione ottica, occasione da prendere, parcheggiala senza frecce o triangolo, tutti dormono già e si è spento il semaforo. Ieri a te, oggi io sono il prossimo, quanto durerà, io lo chiedo agli altri ma si vede che c'era un filo invisibile, se n'è andata via, resta la scenografia.»

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«Non lo sai che alcuni sogni da sveglio non li ricordi, quando apri di colpo gli occhi si sono già diradati, apparentemente bruciati, e invece rimangono sospesi in un angolo insieme al respiro notturno di chi si è alzato.»

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