Roberto Gervaso

giornalista, scrittore e aforista italiano

«Gl'italiani amarono Mussolini finchè chiese loro di fare quelle cose che sembrava non dovessero mai fare.»

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«I limiti della ragione sfuggono anche alla ragione. Come anche le sue possibilità.»

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«La filosofia è la ricerca d'una pazienza che ha per fine la dimostrazione della nostra piccolezza.»

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«L'amore disinteressato non è amore.»

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«Sono le passioni che impediscono all'uomo di ragionare con rettitudine.»

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«La donna leggera, quando si innamora, diventa pesantissima.»

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«La donna deve resisterci, non disarmarci.»

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«Dio ci fa soffrire più per mettere alla prova la sua potenza o la nostra resistenza?»

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«L'italiano comincia a battersi per una causa solo quand'è certo che che non sarà perduta.»

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«Se davvero esistessero i miracoli, negazione d'ogni legge naturale, il mondo sarebbe dominato dal caso.»

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«Il pettegolezzo è una confidenza maligna.»

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«La maggior parte della gente non sa quel che vuole, nè si cura di saperlo.»

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«La nostra longevità dipende dai nostri antenati.»

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«La lettera anonima ha questo di bello: si fa rileggere.»

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«Egoismo: non fare agli altri quello che vorresti fare tu.»

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«L'intolleranza nasce più dalla tacita difesa dei propri interessi che dalla proclamata intangibilità dei propri principi.»

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«Ci sono momenti in cui due amici devono sapersi dare del "lei".»

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«I dogmi, quanto più son incomprensibili, tanto meno si discutono.»

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«Ci sono problemi che si risolvono solo con la forza. Ma guai a dirlo, prima d'averli risolti!»

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«È la morte dei singoli, non delle masse, che ci sconvolge.»

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