Johann Wolfgang Göethe

scrittore, poeta e drammaturgo tedesco

«Chi non preferirebbe perdere un braccio, piuttosto che mettere in gioco, con angoscia e tremore, la vita?»

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«O tu hai speranze o non ne hai punte: nel primo caso cerca di portarle a fondo, di stringere in pugno il compimento dei tuoi desideri; nel'altro caso sii uomo, liberati d'un infelice sentimento che finirebbe per consumare tutte le tue forze.»

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«Nell'arte, abbastanza buono è l'ottimo.»

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«Un brivido mi afferra; le lacrime si sciolgono ed il duro cuore si sente intenerire; vedo come lontano quanto posseggo e ciò che era scomparso riprende, per me, concreta realtà.»

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«Che brutta razza è quella delle persone la cui anima riposa tutta sul cerimoniale, il cui poetare e fare consiste per anni nel mirare unicamente alla conquista di un posto più importante a tavola!»

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«Nel mondo non è importante conoscere gli uomini, importa essere più intelligenti di chi si ha davanti sul momento. Lo si constata alle fiere annuali, lo dimostrano tutti coloro che vendono la loro merce gridando a squarciagola.»

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«Niente ci informa meglio su noi stessi che vedere di nuovo davanti a noi cose prodotte da noi anni prima, per cui abbiamo la possibilità di osservarci come si osserva un oggetto.»

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«Ci sono persone che si soffermano sui difetti dei loro amici. Non serve. Io ho sempre rivolto la mia attenzione ai meriti dei miei avversari e ne ho tratto profitto.»

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«Non si è mai appagati dal ritratto di persone che conosciamo. Per questo ho sempre compianto i ritrattisti.»

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«La sorte appaga i nostri desideri, ma a modo suo, per poterci dare qualcosa al di là dei desideri stessi.»

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«Quando si osservano le molte lapidi rovinate, quelle corrose dai passi dei fedeli sui pavimenti delle chiese, le chiese stesse crollate sopra i loro sepolcri, la vita dopo la morte appare tuttavia sempre come una seconda vita, in cui si entra in effigie, in epigrafe, e in cui si dura più a lungo che nella vita veramente vissuta. Ma anche questa immagine, anche questa seconda esistenza presto o tardi s?estingue. Come agli uomini, anche sui monumenti il tempo non si lascia strappare i suoi diritti.»

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«È meglio ingannarsi sul conto dei propri amici che ingannarli.»

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«La più bella felicità dell'uomo pensante è di aver esplorato l'esplorabile e di venerare tranquillamente l'inesplorabile.»

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«Certe volte non capisco come un altro possa averla cara, abbia il diritto di averla cara, mentre io amo lei, unicamente, così dal profondo, così pienamente, e non conosco, e non so, e non ho altro che lei.»

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«All'uomo che contempla la bellezza, il brutto, il male rimane estraneo: la bellezza lo fa sentire in armonia con sé stesso e col mondo.»

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«Non ama colui al quale i difetti della persona amata non appaiono virtù.»

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«Sarei già andato lontano, | tanto lontano quanto è grande il mondo, | se non mi trattenessero le stelle | che hanno legato il mio al tuo destino, | così che solo in te posso conoscermi. | E la poesia, i sogni, il desiderio, | tutto mi spinge a te, alla tua natura, | e dalla tua dipende la mia.»

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«Io sono una parte di quella forza che vuole costantemente il male e opera costantemente il bene.»

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«Due cuori amanti sono come due orologi magnetici; ciò che si muove in uno non può non far muovere anche l'altro perché in entrambi agisce la medesima cosa, perché li attraversa una sola forza.»

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«Ogni uomo dovrebbe essere compiaciuto di sé stesso e felice di esserlo: essere consapevoli della propria grazia rende luminosi.»

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