«A volte mi sembrava di essere ad una distanza terribile dalla vita; di sentirne solo echi e riverberi lontani: filtrati e adattati, doppiati e interpretati da altri prima di arrivare fino a me.»
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«Lo so come ti senti. È come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi. Ho passato 3/4 della mia vita chiuso fuori, finché ho capito che l'unico modo è romperlo. E se hai paura di farti male, prova a immaginarti di essere già vecchio e quasi morto, pieno di rimpianti.»
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«Abbiamo vent'anni... non possiamo continuare a immaginarci cose e accontentarci di tutt'altro solo perché ce l'abbiamo già davanti...»
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«Era pieno di energia mobile, con i capelli appiccicati alla fronte e le pupille dilatate: la parte passionale della sua natura esposta senza filtri...»
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«Magari uno rimpiange di aver perso qualcosa, e l'ha perso solo per trovare qualcosa di meglio...»
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«Non puoi volere una zebra e non accettare le sue strisce...»
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«Ti sembra che una persona cambi da un momento all'altro, ma è solo che le hai sovrapposto un'immagine per farla corrispondere a come la vorresti.»
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«È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.»
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«Il giorno dopo l'idea di aver fatto l'Amore con Antonella mi sembrava strana; ogni volta che ci pensavo ero preso da un senso vischioso di perplessità, echi di sensazioni che mi tornavano indietro. Mi sembrava di essere finalmente dall'altra parte del vetro adesso, dove il mondo non era più così totalmente fuori portata.»
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«Questo paese è così spaventosamente cattolico, tutto quello che hanno fatto è stato cambiare i nomi.»
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«Giochiamo a fare i rivoluzionari nei nostri piccoli spazi riservati e ci sentiamo pericolosi e importanti e poi alla prima occasione vera torniamo poveri minorenni senza una casa e senza un lavoro e senza soldi, senza la minima possibilità di incidere sulla nostra vita.»
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«L'amore. Una specie di zona franca che potevamo abitare: uno spazio extraterritoriale dove la nostra mancanza di vera autonomia sembrava irrilevante.»
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«La teoria della bilancia... "scappare da chi insegue e inseguire chi ci scappa..."»
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«Aveva una specie di grafomania, anche: scriveva a matita sul legno fibroso del banco dove lo smalto era saltato a penna sui fogli a righe dei quaderni, a pennarello sulla tela militare della sua borsa per i libri. Scriveva rapido con la sua calligrafia inclinata: strofe di canzoni o frasi inventate o lette o sentite citare da qualcuno e sembrava che tutte avessero un riferimento con la nostra situazione.»
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«Perché tutte le situazioni finiscono, prima o poi, è lo schifo imperfetto della vita.»
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«Eravamo percorsi da impulsi opposti, caldo e gelo e distacco e frenesia; ci sembrava di essere in ritardo su tutto e di essere ancora in tempo per qualsiasi cosa, di andare molto veloci e di restare incollati all'asfalto.»
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«Mi sembrava che solo le cose brutte avessero una loro consistenza permanente, che quelle belle tendessero dissolversi con una rapidità imprevedibile.»
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«Mi è sempre sembrato che ci sia una parte di slealtà nella nostalgia, come quando dopo che è successo qualcosa, qualcuno dice "te l'avevo detto" o "lo sapevo", e non è mai vero e non aveva detto e non sapeva niente prima che succedesse.»
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«Mi chiedevo come mai persone così simili possano farsi danni gravi, e persone apparentemente lontanissime, migliorarsi in modo così spettacolare; mi chiedevo se c'era una regola dietro tutto questo o solo il caso, se era un effetto permanente o temporaneo.»
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