«Se è vero che la religione, nella forma in cui gli apostoli la esponevano nelle loro predicazioni, cioè mediante la semplice narrazione della vita di Cristo, non rientra nell'ambito della ragione, è vero anche che con l'ausilio del lume naturale ogni uomo può facilmente comprenderne l'essenza, la quale, come tutta la dottrina di Cristo, consiste soprattutto in insegnamenti morali.»
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«Sarà più sicura e salda e meno sottoposta alla fortuna quella società che è fondata e governata da uomini saggi ed attenti. Viceversa quella che è costituita da uomini rozzi ed incapaci dipende in massima parte dalla fortuna ed è meno salda.»
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«La facilità con cui gli uomini si lasciano irretire da ogni genere di superstizione è pari soltanto alla difficoltà di renderli costanti in uno solo di tali generi; anzi, poichè l'uomo del volgo vive sempre in uno stato di infelicità , esso non trova mai durevole soddisfazione e soltanto lo seduce ciò che ha sapore di novità e che non si è ancora rivelato illusorio.»
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«Gli uomini sono ben lungi dal poter essere facilmente guidati dalla ragione; ciascuno è sospinto dai suoi personali impulsi al piacere e gli animi spessissimo sono a tal punto dominati dall'invidia, dalla collera che nessun posto resta per la capacità di riflettere e giudicare.»
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«è impossibile che l'animo di un uomo possa rientrare sotto la giurisdizione di un altro.»
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«Se riguardo alla natura umana le cose fossero disposte in modo tale che gli uomini desiderassero soprattutto ciò che è particolarmente utile, non vi sarebbe bisogno di artificio alcuno per ottenere concordia e lealtà .»
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«Dal momento che gli uomini sono guidati dalle passioni più che dalla ragione, ne segue che una moltitudine si unisce naturalmente e desidera essere guidata come da una sola mente, non per una spinta razionale, ma per qualche comune passione, o appunto per una comune speranza, o timore, o desiderio di vendicare un danno.»
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«I filosofi considerano le passioni che ci travagliano come vizi dei quali gli uomini cadono vittime per propria colpa; ed è per questo che hanno l'abitudine a deriderle, deplorarle, biasimarle, o (se vogliono essere considerati più devoti) di maledirle. Essi si ritengono pertanto di fare opera divina e di toccare il vertice della saggezza, quando riescono a lodare in ogni modo una natura umana che non esiste in nessun luogo e a fustigare con le parole quella che realmente esiste.»
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«è il desiderio che spinge la maggior parte degli uomini a raccontare cose, non come esse sono in realtà , ma come si vorrebbe che fossero, nella speranza che sia molto più facile farsi conoscere attraverso storie di spettri che non raccontano fatti reali.»
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«Voi dite che io pongo gli uomini in tale dipendenza da Dio da renderli simili agli elementi, alle piante e alle pietre, ciò è sufficiente che avete frainteso completamente la mia opinione e che confondete ciò che è proprio dell'intelletto con l'immaginazione.»
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«Se qualcuno si accorgesse che potrebbe vivere più a suo agio infisso in croce che a tavola, sarebbe il più stolto degli uomini se non si facesse crocifiggere.»
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«Io dico che non solo il peccato non è alcunchè di positivo, ma affermo anche che noi non possiamo dire, se non impropriamente e parlando umanamente, che noi pecchiamo contro Dio, come quando diciamo che gli uomini offendono Dio.»
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«In qualunque Chiesa sono numerosi gli uomini di specchiata onestà , i quali onorano Dio nella giustizia e nella carità .»
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«Nessuna delle cose che non sono in mio potere mi è tanto cara quanto stringere amicizia con uomini sinceramente amanti della verità .»
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«Il vezzo diffuso tra gli uomini di narrare le cose, non come sono realmente, ma come vogliono che siano, si manifesta più che in ogni altra cosa nei racconti di spiriti e di spettri.»
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«Gli uomini non si creano, ma soltanto si generano, e i loro corpi esistono già in precedenza, sia pure sotto altra forma.»
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«Se gli uomini fossero in grado di governare secondo un preciso disegno tutte le circostanze della loro vita, o se la fortuna fosse loro sempre favorevole, essi non sarebbero schiavi della superstizione.»
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«Gli uomini sono soliti formare idee universali tanto delle cose naturali, quanto di quelle artificiali, idee che considerano come modelli, ai quali credono che la natura (che stimano non faccia nulla senza un fine) guardi e si proponga anch'essa come modello. Quando, dunque, vedono che accade qualcosa in natura che non concorda con il modello che hanno concepito di tale cosa credono allora che la natura abbia fallito o peccato e abbia lasciato quella cosa imperfetta.»
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«Se qualcuno vede una certa opera, della quale non ne aveva vista una simile, e non conosce l'intenzione dell'artefice, egli senza dubbio non potrà sapere se quell'opera sia perfetta o imperfetta [...] ma, dopo che gli uomini hanno cominciato a formare idee universali e a escogitare modelli di case, edifici, torri ecc. e a preferire certi modelli delle cose ad altri, è accaduto che ciascuno ha chiamato perfetto quel che vedeva concordare con l'idea universale che egli si era formato e, al contrario, imperfetto quello che vedeva concordare di meno con il modello da lui concepito, sebbene secondo il parere del suo artefice fosse completamente compiuto.»
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