«Facevo di mia testa, ma sempre attribuendo al mio capo il merito del successo. Poi, ad un tratto, nel 1932, Mussolini si stancò. Durante i miei sette anni a Londra, ho continuato a disobbedire. Ho fatto tutto il possibile per contrastare, nella capitale britannica, questa politica della quale il giovane ministro degli Esteri, Galeazzo Ciano, si considerava il fondatore ed in seguito strenuo fautore.»
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