Frasi Celebri sul lavoro di Richard Stallman


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«L'enciclopedia è un lavoro impegnativo e non sarà finita in un anno. Ma anche se ci volessero vent'anni per completare l'enciclopedia libera, si tratterà soltanto di un istante nella storia della letteratura e della civiltà.»

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«Diffondere l'idea della libertà è un lavoro difficile: ha bisogno del vostro aiuto. Per questo il progetto GNU rimarrà legato al significato di "software libero", per aiutare a diffondere l'idea di libertà. Se sentite che libertà e comunità sono importanti in quanto tali, non soltanto per la convenienza implicita in esse, unitevi a noi nell'utilizzare il termine "software libero".»

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«Negli anni, molte aziende hanno contribuito allo sviluppo del software libero. Alcune di queste aziende sviluppavano principalmente software non libero, ma le due attività erano separate. Per questo potevamo ignorare i loro prodotti non liberi e lavorare con loro sui progetti di software libero. Quindi potevamo poi onestamente ringraziarli per i loro contributi al software libero, senza parlare degli altri prodotti che portavano avanti. Non possiamo fare altrettanto con queste nuove aziende, poiché loro non lo accetterebbero. Queste aziende cercano attivamente di portare il pubblico a considerare senza distinzione tutte le loro attività. Vogliono che noi consideriamo il loro software non libero come se fosse un vero contributo, anche se non lo è. Si presentano come "aziende open source" sperando che la cosa ci interessi, che le renda attraenti ai nostri occhi e che ci porti ad accettarle.»

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«La relazione tra il movimento del Software Libero e quello Open Source è semplicemente l'opposto di questa situazione. Siamo in disaccordo sui principi di base, ma siamo più o meno d'accordo sugli aspetti pratici. Perciò possiamo lavorare ed in effetti lavoriamo assieme su molti progetti specifici. Non vediamo il movimento Open Source come un nemico. Il nemico è il software proprietario.»

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«Il mio lavoro nel campo del software libero è motivato da un obiettivo idealistico: diffondere libertà e cooperazione. Voglio stimolare la diffusione del software libero, rimpiazzando i programmi proprietari che proibiscono la cooperazione, in modo da rendere la nostra società migliore.»

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«Abbiamo già ridotto moltissimo la quantità di lavoro che la società nel suo complesso deve fare per ottenere la sua produttività attuale, ma poco di questo si è tradotto in benessere per i lavoratori perché è necessario accompagnare l'attività produttiva con molta attività non produttiva. Le cause principali sono la burocrazia e gli sforzi a tutto campo contro la concorrenza. Il software libero ridurrà di molto questo drenaggio di risorse nell'area della produzione del software. Dobbiamo farlo affinché i guadagni tecnici in produttività si traducano in meno lavoro per noi.»

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«L'idea del copyright non esisteva in tempi antichi, quando gli autori copiavano estesamente altri autori in opere non narrative. Questa pratica era utile, ed è il solo modo attraverso cui almeno parte del lavoro di alcuni autori è sopravvissuto. La legislazione sul copyright fu creata espressamente per incoraggiare l'originalità. Nel campo per cui fu inventata, cioè i libri, che potevano essere copiati a basso costo solo con apparecchiature tipografiche, non fece molto danno e non pose ostacoli alla maggior parte dei lettori.»

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«Non c'è niente di male nel chiedere di esser pagati per il proprio lavoro, o mirare ad incrementare le proprie entrate, fintanto che non si utilizzino metodi che siano distruttivi. Ma i metodi comuni nel campo del software, al giorno d'oggi, sono distruttivi.»

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«Io credo che il punto fondamentale sia che, se a me piace un programma, io debba condividerlo con altre persone a cui piace. I venditori di software usano il criterio "divide et impera" con gli utenti, facendo sì che non condividano il software con altri. Io mi rifiuto di spezzare così la solidarietà con gli altri utenti. La mia coscienza non mi consente di firmare un accordo per non rivelare informazioni o per una licenza d'uso del software. Ho lavorato per anni presso il laboratorio di intelligenza artificiale per resistere a queste tendenze e ad altri atteggiamenti sgradevoli, ma col tempo queste sono andate troppo oltre: non potevo rimanere in una istituzione dove ciò viene fatto a mio nome contro la mia volontà.»

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«È chiaro che altri problemi come il fondamentalismo religioso, la sovrappopolazione, i danni all'ambiente e il dominio del business su governi, scienza, pensiero e società sono molto più grandi del software non libero. Ma molta altra gente ci già sta lavorando, e io non ho nessuna grande capacità o idee per indirizzarle. Così sembra che sia meglio che io continui a lavorare sul problema del software libero. Ad ogni modo, il software libero contrasta uno degli aspetti del dominio dell'economia sulla società.»

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«Il paradigma della competizione è la gara: premiando il vincitore incoraggia ognuno a correre più veloce. Quando veramente il capitalismo funziona in questo modo, fa un buon lavoro; ma chi lo difende ha torto nell'asserire che agisce sempre così. Se i corridori dimenticano il motivo per cui è offerto il premio e si concentrano solo sul vincere non curandosi di come, possono trovare altre strategie, come ad esempio attaccare gli altri concorrenti. Se i corridori si azzuffano, arrivano tutti in ritardo al traguardo. Il software proprietario e segreto è l'equivalente morale dei corridori che si azzuffano.»

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