Frasi Celebri sul lavoro di Arnaldo Pomodoro


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«Quando progetto le scene e i costumi dei diversi spettacoli presto sempre grande attenzione alle riflessioni e ai problemi che pone il testo, con tutte le connesse interpretazioni e significazioni culturali. Cerco di usare la forza dell'astrazione per trascrivere nel linguaggio visivo, il linguaggio letterario, verbale o musicale del testo stesso.»

tag: lavoro spettacolo
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«L'esperienza teatrale mi ha aperto nuovi orizzonti, mi ha stimolato a sperimentare nuovi approcci e nuove idee nell'ambito della scultura stessa, in particolare per le opere di grandi dimensioni.»

tag: lavoro spettacolo
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«Ho avuto modo di lavorare con grandi architetti e debbo riconoscere che negli anni Sessanta e Settanta, fino alla metà degli anni Ottanta, c'era molta più collaborazione: l'architetto aveva un suo ruolo, si confrontava con l'artista.»

tag: lavoro
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«Nell'arredo urbano è fondamentale, a mio avviso, l'intervento artistico. Ciò richiede un lavoro di integrazione tra architetto e scultore, interessante e di stimolo reciproco, ma anche complesso e problematico.»

tag: lavoro
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«Per le sculture di grandi dimensioni, i cui costi di realizzazione sono molto elevati, lavoro su commissione. Ma, qualunque sia stata la committenza, ho sempre potuto esprimere la mia inventività liberamente. Prendo in esame ogni aspetto del luogo dove l'opera deve essere collocata con foto, rilievi e prove dimensionali e spaziali. Oltre allo studio sulle proporzioni, cerco di trattare i temi - la libertà, il potere, la poesia, la condizione umana, ecc. ecc. - cui l'opera si deve riferire, evitando ogni carattere banalmente rappresentativo.»

tag: lavoro
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«Mi considero un buon lettore, anche se gli impegni di lavoro mi impediscono di leggere quanto vorrei. La lettura non solo è stimolante, ma direi determinante per il mio lavoro. I più importanti poeti italiani, quelli che erano stati i miei miti di ragazzo di provincia, divennero a Milano presenze concrete, amici carissimi: Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Leonardo Sinisgalli. In seguito avrei incontrato - grazie all'attivissima amica Fernanda Pivano - i protagonisti della Beat generation, a cominciare da Allen Ginsberg e Gregory Corso.»

tag: amicizia lavoro
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«Quando lavoro a un libro d'arte mi confronto continuamente con il testo in modo che si crei unità tra scrittura e segno.»

tag: lavoro
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«In America ci sono molti collezionisti che amano il mio lavoro e che non pensano solo all'investimento, come oggi purtroppo avviene un po' dappertutto.»

tag: lavoro
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«Negli Stati Uniti il metodo di insegnamento nelle arti è diverso che in Europa: si lavora insieme ai giovani, che hanno un loro studio dentro l'università, si va a vedere cosa fanno, conversando e discutendo insieme innanzitutto dei problemi che riguardano la storia dell'arte e le diverse tecniche artistiche.»

tag: lavoro
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«Avrei voluto fare l'architetto, ma mio padre si ammalò e così decisi di accorciare gli studi e diventare geometra per assicurarmi subito uno stipendio. Fui assunto al Genio Civile di Pesaro: mi dovevo occupare dei piani di ricostruzione degli edifici distrutti dalla guerra. Eravamo tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta; poiché non lavoravo nel pomeriggio, lo trascorrevo per lo più in biblioteca, dove scoprii tante cose, persino un libretto di Klee che subito mi affascinò. Seguivo le recensioni di libri che venivano pubblicate sui giornali.»

tag: lavoro
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