Roberto Saviano

scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

Roberto Saviano è un giornalista, scrittore e saggista italiano. Nei suoi scritti, articoli e nel suo libro Gomorra descrive e condanna le associazioni mafiose di stampo camorrista. Saviano è diventato celebre per aver utilizzato la letteratura e il reportage per raccontare la realtà economica, di territorio e d'impresa della criminalità organizzata napoletana ma non solo. Dalle prime minacce di morte del 2006 è sottoposto però a un serrato protocollo di protezione, vivendo sotto scorta.


Ad aver dato fastidio alle organizzazioni criminali è il mio lettore, non sono io. Il mio lettore è ciò che loro non vogliono, il fatto che in questo momento ne stiamo parlando, che ne hanno parlato tutti i giornali, che continuano ad uscire libri, che continuano a nascere documentari, è tutto questo che loro non vogliono, è l'attenzione su di loro, sui loro nomi, soprattutto sui loro affari.


Collabora con importanti testate giornalistiche italiane ed internazionali, come L'espresso e La Repubblica, il New York Times e il Time.
Nel 2009 ha vinto il David di Donatello per la migliore sceneggiatura portando sullo schermo le vicende di Gomorra. 


Il tacere in queste terre non è la banale omertà silenziosa che si rappresenta di coppole e sguardo abbassato. Ha molto più a che fare col "non mi riguarda". La parola diviene un urlo. Controllato e lanciato acuto e alto contro un vetro blindato: con la volontà di farlo esplodere. 
data: 10/27/14 autore:

«È arrivato il momento di fare ciò che si deve, possiamo fare il mondo un posto migliore.»

VOTI: 1

«La crisi [economica] è stata gen­er­ata da decenni di ges­tione sceller­ata, dal non aver cre­duto nello sviluppo ma solo nella pos­si­bil­ità di arric­chirsi, dall'aver con­sid­er­ato ogni regola una zavorra per la crescita e ogni redis­tribuzione di ric­chezza una dis­per­sione di risorse. Così facendo hanno cre­ato sem­pre più pre­ca­ri­età e su questa pre­ca­ri­età è cresci­uta la paura di perdere il lavoro, la paura di real­iz­zare prog­etti, di non vedere un futuro.»

tag: lavoro paura
VOTI: 1

«L'unica economia che non conosce crisi è quella criminale.»

tag: economia
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«Arrivare a così tante persone ti cambia la vita. Ogni giorno mi giungevano migliaia di lettere e messaggi di persone che mi davano la loro vicinanza, solidarietà [...] In quelle ore ciò che mi pervadeva davvero, nonostante le critiche, era sentire in ogni parte di me che attraverso la televisione, strumento che spesso sembra inutile, talvolta considerato una macchina per oscurare le menti, si stava accogliendo una voglia di trasformare, di cambiare, di dire comunque la si pensasse politicamente, che il Paese è diverso da come viene rappresentato.»

tag: vita politica arte
VOTI: 1

«Per chi scrive fare televisione è come respirare sott'acqua.»

VOTI: 1

«Lo giuro Presidente, anche a nome degli italiani che considerano propri morti tutti coloro che sono caduti combattendo le organizzazioni criminali, che non ci sarà giorno in cui taceremo.»

VOTI: 1

«Non posso legarmi a nessu­no schieramento politico. Non è la pri­ma volta che mi viene propo­sto, ma per fare lo scrittore devo essere super partes.»

tag: arte
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«La parola non può cambiare le cose. Ma almeno ci prova.»

VOTI: 2

«Salman Rushdie mi ha messo in guardia dicendomi che dovevo trovare il coraggio di uscire dalla mia prigione altrimenti il pubblico ci si affezionerà troppo e vorrà continuare a volermi rinchiuso.»

tag: coraggio
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«Più che al mio futuro professionale penso a quello sentimentale. Voglio farmi una famiglia e ci riuscirò nonostante le difficoltà. Le cose che fanno gli innamorati, andare a passeggio, a prendere un aperitivo, a visitare un museo, a cena fuori, mi sono tutte quante proibite, ma ci riuscirò lo stesso e sarà la mia vera vittoria.»

tag: amore
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«Il mio futuro? Non penso praticamente ad altro.»

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«Riflettevo su come sono paradossalmente attraenti i nomi dei luoghi di criminalità più atroce: non è forse bello e leggiadro chiamarsi Casal di Principe, dove regna la camorra? Oppure Filadelfia, terra di feroce 'ndrangheta? Oppure Corleone, fino a non molto tempo fa importante crocevia di mafia? E imperdonabile è che nessuno di queste tre cittadine fosse un borgo povero, ma al contrario piuttosto prospero e fiorente.»

tag: amore
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«La scrittura è stata ed è medicina, piacere, casa, riconferma che esisto, ma anche straordinaria - forse unica per me - possibilità d'incontro, e non penso solo a libri e articoli ma anche a Facebook, che è la mia piazza, il mio bar, il mio ristorante, il mio giardino pubblico e la mia passeggiata a mare.»

tag: libri
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«Mi è stato tolto un mondo ma in cambio ne ho trovato un altro.»

VOTI: 1

«Il presidente Napolitano - e gliene sono profondamente grato - ha sempre mostrato sollecitudine nei miei confronti.»

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«Certo che ho guadagnato dei soldi ma se così non fosse avrei già dovuto smettere di scrivere le cose che scrivo perché non avrei i mezzi per difendermi dalle querele che mi fioccano addosso da parte dei malavitosi, Raffaele Cutolo in testa, tutte vinte peraltro, per fortuna.»

tag: arte
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«Sono nervoso per me ma anche per i miei familiari, in quanto porto la responsabilità del loro sradicamento, della loro forzata emigrazione.»

tag: forza responsabilita
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«Mi ritrovo con una grande voglia di vendetta contro chi mi costringe a questa vita e talmente nervoso che mi rovino le mani dando cazzotti contro il muro. E chissà come sarei ridotto se non mi potessi sfogare allenandomi con uno degli amici che mi proteggono, pugile un tempo, prima di entrare nell'Arma.»

tag: amicizia vita
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«Per difendermi sono diventato cattivo, perché non è vero che le difficoltà migliorano l'uomo: lo peggiorano, invece, quasi sempre, e nella mia segregazione io sono peggiorato.»

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«Il cartolaio di Casal di Principe mi sfotte divertendosi a sistemare "Gomorra" nel settore fiabe, accanto a Biancaneve e Cappuccetto Rosso.»

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