Paul Valery
scrittore, poeta e filosofo francese
«Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.»
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«L'io è detestabile, ma si tratta di quello degli altri.»
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«Quel che c'è di più profondo nell'uomo è la pelle.»
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«Il pittore non dovrebbe dipingere quello che vede, ma quello che sarà visto.»
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«Un uomo è più complesso, infinitamente più complesso dei suoi pensieri.»
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«Un uomo sano di mente è uno che tiene sotto chiave il pazzo interiore.»
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«La metà del tempo mentale trascorre nello scoprire che ciò che non si somiglia si somiglia e ciò che si somiglia non si somiglia.»
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«L'essenza del classicismo è venire dopo. L'ordine presuppone un certo disordineche esso viene a sistemare.»
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«Dio creò l'uomo, e trovando che esso non era abbastanza solo, gli diede una compagna perché sentisse più acutamente la solitudine.»
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«La coscienza regna, ma non governa.»
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«Fra due parole bisogna scegliere la minore.»
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«Il vero snob è colui che non vuole ammettere di annoiarsi quando si annoia e di divertirsi quando si diverte.»
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«Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze.»
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«La stupidità regna ovunque, ma non governa in nessun posto.»
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«La giovinezza è un tempo durante il quale le convenzioni sono, e devono essere, mal comprese. O ciecamente combattute o ciecamente ubbidite.»
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«L'uomo alla superficie è soltanto l'uomo. Non appena gli si leva la pelle, e lo si disseziona, si scopre la macchina.»
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«Le grandi virtù dei tedeschi hanno creato più mali di quanti vizi abbia mai creato l'odio.»
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«Un consiglio ai potenti: se qualcuno ti lecca le scarpe, mettigli il piede addosso prima che cominci a morderti.»
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«Trovare non è niente. Il difficile è aggiungere a se stessi quello che si trova.»
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«Una poesia non è mai finita, è solo abbandonata.»
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