Gustave Flaubert

scrittore francese

«Se il giovane volesse e il vecchio potesse, non ci sarebbe cosa che non si facesse.»

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«L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.»

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«L'orgoglio è una bestia feroce che vive nelle caverne e nei deserti; la vanità invece, come un pappagallo, salta di ramo in ramo e chiacchiera in piena luce.»

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«L'amore, riteneva, doveva arrivare di colpo, con schianti e folgorazioni, uragano celeste che si abbatte sulla vita, la sconvolge, ghermisce le volontà come foglie e precipita il cuore negli abissi. Non sapeva che sulle terrazze delle case la pioggia produce allagamenti quando le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al sicuro se all'improvviso non avesse scoperto una crepa nel muro.»

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«Lascia che ti ami a modo mio, secondo il mio essere, coi segni originali che conosci. Non forzarmi mai, farò tutto.»

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«Vorrei qualcosa che non avesse bisogno di espressione e di forma, qualcosa di puro come un profumo, di forte come la pietra, di innafferrabile come un canto, qualcosa che fosse un tempo tutto questo e niente di tutte queste cose...»

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«Aveva bisogno di trarre una specie di profitto personale dalle cose, perciò respingeva come inutile tutto quello che non contribuiva a saziare immediatamente il suo cuore. Aveva un temperamento più sentimentale che artistico e perciò cercava emozioni, non paesaggi.»

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«Nel fondo della sua anima, Emma aspettava che qualche cosa accadesse. Come i marinai in pericolo, volgeva gli occhi disperata sulla solitudine della sua vita e cercava, lontano, una vela bianca tra le brume dell'orizzonte. Non sapeva che cosa l'aspettasse, quale vento avrebbe spinto quelle vele fino a lei, su quale riva l'avrebbe portata, né sapeva se sarebbe stata una scialuppa o un vascello a tre ponti, carico di angoscie o pieno di felicità fino ai bordi.»

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«Non avevano nient'altro da dirsi? I loro occhi, però, traboccavano di parole più gravi. Mentre si sforzavano di trovare frasi banali, si sentivano riempire tutti e due da uno stesso languore. Era come un mormorio dell'anima, profondo, continuo, che l'aveva vinta sulla voce. Stupiti da questo questo nuovo, soave sentimento, non pensavano neppure a spiegarne il senso, a scoprirne la causa. Le felicità future, come le rive dei tropici, proiettavano, sulla immensità che le precede, il loro molle sentore come una brezza profumata: si scivola in quell'estasi e non importa se l'orizzonte non si vede.»

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«L'universo, per lui, finiva all'orlo di seta della sua sottana.»

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«A Provins è stato giustiziato, in questi giorni, un giovane che aveva assassinato due borghesi, un uomo e una donna, violentato la serva sul posto e bevuto tutta la cantina. Ora, per veder ghigliottinare un tipo tanto stravagante, già alla vigilia erano arrivati a Provins più di diecimila campagnoli. Poiché gli alberghi non li potevano ospitare tutti, molti hanno passato la notte all'aperto, dormendo sulla neve. L'affluenza di folla è stata tale che è venuto a mancare il pane.»

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«L'umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: è Dio! E quel Dio, essa lo mangia!»

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«L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto.»

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«L'arte! L'arte! Che bella cosa questa vanità.»

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«L'arte, in certe circostanze, scuote gli animi mediocri, e interi mondi possono essere rivelati loro dai suoi interpreti più grossolani.»

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«Se ho provato momenti di entusiasmo, li devo all'arte; eppure, quanta vanità in essa! Voler raffigurare l'uomo in un blocco di pietra o l'anima attraverso le parole, i sentimenti con dei suoni e la natura su una tela verniciata.»

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«Se c'è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell'infinito e del vago che chiamano anima, questa è l'arte.»

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«Lo stile è sia sotto che dentro le parole. È quindi l'anima e la carne di un'opera.»

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«Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri, compendiano in sé l'umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l'Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo specchiantensi tutt'intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell'ampiezza, hanno l'ardore e l'estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio.»

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«L'amore è un modo | di vedere e di sentire, | un punto di vista | più elevato e ampio: | vi si scoprono prospettive infinite | e orizzonti senza limiti.»

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