Francesco Guccini

cantautore, scrittore e attore italiano

«Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa e c'è il sospetto che sia triviale l'affanno e l'ansimo dopo una corsa, l'ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita, il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa che chiami... vita.»

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«Ma il tempo, il tempo, chi me lo rende? Chi mi da indietro quelle stagioni di vetro e sabbia, chi mi riprende, la rabbia, il gesto, donne e canzoni? Gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti, l'arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?»

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«Vorrei che oggi restasse oggi senza domani, o che domani potesse tendere all'infinito.»

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«...e voi materialisti, col vostro chiodo fisso che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso, le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali.»

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«Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita; se c'è, come voi dite, un Dio nell'infinito, guardatevi nel cuore, l'avete già tradito.»

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«Non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute.»

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«Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo, tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo: dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto. Non ridere, ti prego, di queste mie parole, io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole, ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo sotto la tua dimora perché oramai lo sento, non ho sofferto invano, se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo.»

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«Venite pure avanti, voi, con il naso corto, signore imbellettate, io più non vi sopporto infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio, perché con questa spada vi uccido quando voglio.»

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«Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato!»

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«Ma io son fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare, e rido in faccia a quello cerchi e che mai avrai!»

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«La fantasia può portare male se non si conosce bene come domarla, ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti può più impedire di adoperarla.»

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«Ma ora scommetto che vorrai provare quel che con me non volevi fare: fare l' amore, tirare tardi o la fantasia!»

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«Ognuno vada dove vuole andare ognuno invecchi come gli pare ma non raccontare a me che cos'è la libertà.»

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«[...] e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buon umore, quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.»

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«Qui sul mio onore smetterei di giocar con le parole ma è un vizio antico e poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare.»

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«Poi tutto tacque, vinse ragione, si placò il cielo, si posò il mare, solo qualcuno in resurrezione, piano, in silenzio, tornò a pensare.»

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«Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d'estate con qualcosa di fragile come le storie passate: forse un tempo poteva commuoverti ma ora è inutile credo, perché ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me.»

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«Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione, e il peccato fu creder speciale una storia normale. Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo, sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo. E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa; siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.»

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«E sorridevi e sapevi sorridere, coi tuoi vent'anni portati così, come si porta un maglione sformato su un paio di jeans.»

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«La vedi nel cielo quell'alta pressione, la senti una strana stagione? Ma a notte la nebbia ti dice di un fiato che il dio dell'inverno è arrivato."»

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