Ernest Renan

filosofo, filologo, storico delle religioni e scrittore francese

«L'islamismo può esistere solo come religione ufficiale; quando lo si ridurrà  allo stato di religione libera e individuale, perirà . L'islamismo non è solo una religione di Stato, come è stato il cattolicesimo in Francia sotto Luigi XIV, come lo è ancora in Spagna, è la religione che esclude lo Stato. Là  risiede la guerra eterna, la guerra che cesserà  solo quando l'ultimo figlio d'Ismaele sarà  morto di miseria o sarà  stato relegato dal terrore in fondo al deserto. L'Islam è la più completa negazione dell'Europa; l'Islam è il fanatismo, come la Spagna dell'epoca di Filippo II e l'Italia dell'epoca di Pio V hanno conosciuto appena; l'Islam è il disdegno della scienza, la soppressione della società  civile; è la spaventosa semplicità  dello spirito semitico, che restringe il cervello umano, chiudendolo a ogni idea delicata, a ogni sentimento fine, a ogni ricerca razionale, per metterlo di fronte a una eterna tautologia: Dio è Dio. (dal discorso Che cos'è una nazione?)»

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«La nostra razza non iniziò affatto con il gusto dell'agio e degli affari. Fu una razza morale, coraggiosa, guerriera, gelosa della libertà  e dell'onore, amante della natura, capace di dedizione, preferendo molte cose alla vita. Il commercio, l'industria sono stati esercitati per la prima volta su grande scala da popoli semitici, o che almeno parlavano una lingua semitica, i Fenici. Nel Medio Evo, anche gli Arabi e gli Ebrei furono tra i nostri maestri in fatto di commercio. Tutto il lusso europeo, dall'Antichità  fino al XVII secolo, è arrivato dall'Oriente. Dico il lusso e non l'arte; c'è l'infinito tra uno e l'altra. (dal discorso Che cos'è una nazione?)»

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