Eduardo De Filippo

attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore, e poeta italiano

Eduardo de Filippo, nasce a Napoli il 24 maggio del 1900, dall'unione di Luisa De Filippo con l'attore e commediografo Eduardo Scarpetta. Figlio d'arte, il padre è l'autore di "Miseria e nobiltà", Eduardo debuttò giovanissimo come giapponesino al Teatro Valle di Roma ne "La geisha", firmata dallo stesso Scarpetta. Dopo quella prima esperienza prese parte ad altre rappresentazioni anche con ruoli minori. A soli undici anni i genitori decidono di mandarlo nel collegio Chierchia di Napoli, per il suo carattere un po' turbolento e per la scarsa propensione agli studi. Due anni dopo interruppe gli studi istruendosi con il padre.  Nel 1914 a quattordici anni, Eduardo entrò stabilmente nella compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta. Presto pubblicò il suo primo atto unico "Farmacia di turno", nel 1920. Durante il servizio di leva continuò a recitare e scrivere nelle ore libere. Finita la guerra, cambiò alcune compagnie mettendo in scena i suoi lavori fino a che, insieme ai fratelli Peppino e Titina nel 1931, fondò la compagnia del "Teatro Umoristico I De Filippo", firmando opere del valore di "Natale in casa Cupiello" (1931). Contemporaneamente iniziò un'intensa attività cinematografica con "Tre uomini in frack" (1932) ed altri film.  Nel 1980, gli viene conferita la laurea in lettere honoris causa dall'Università di Roma e viene nominato senatore a vita l’anno successivo. Eduardo muore il 31 ottobre del 1984, nella clinica romana Villa Stuart dove era stato ricoverato pochi giorni prima.
 
 
S'ha da aspettà, Amà. Ha da passà 'a nuttata
data: 05/05/15 autore:

«Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.»

VOTI: 4

«Ho sempre ritenuto questo: | che l'uomo nasce vecchio, | poi, piano piano, diventa giovane. | Ringiovanire significa, | secondo me, eliminare. | Eliminare sempre più, | eliminare certe cose inutili | che noi facciamo da giovani. | Certe cose inutili che ci dannol'impossibilità | di essere liberi.»

VOTI: 1

«Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due.»

VOTI: 1

«"Buongiorno, Signor De Filippo, qui è la televisione." "Va bene, aspetti che le passo il frigorifero".»

VOTI: 1

«L'uomo non è cattivo. Ha solo paura di essere buono.»

VOTI: 1

«Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.»

VOTI: 1

«Non possiamo essere noi a distribuire il bene e il male: non conosciamo le proporzioni.»

VOTI: 1

«Mi sono scocciato di sottostare alla legge del vivere civile che ti assoggetta a dire sì senza convinzione quando i no, convintissimi, ti saltano alla gola come tante bolle d'aria.»

VOTI: 1

«Ah... si putesse dicere | chello c' 'o core dice; | quanto sarria felice | si t' 'o sapesse dì! | | E si putisse sèntere | chello c' 'o core sente... »

VOTI: 1

«Le strade inventano gli uomini, e spesso portano i nomi degli uomini che hanno inventato.»

VOTI: 1

«Tengo nemice? Faccio'o paro e sparo... | 'E ttengo mente e dico: "Stongo ccà!" | E nun tremmo si sent''e dì: "Te sparo!" | Chillo c''o ddice, '0 ddice, nun'0 ffà. | Si è p''o buciardo, nun me movo, aspetto. | ('A buscia corre assaie, ma campa poco). | 'O vuò vedè? '0 canusce comm''o "sette"... »

VOTI: 1