«Non sempre ciò che vien dopo è progresso.»
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«Tanto và la gatta al lardo....Che buontempo si spera!»
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«Il coraggio, uno non se lo può dare.»
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«Ora sapete come è l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse.»
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«Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.»
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«Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.»
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«"Or bene," gli disse il bravo all'orecchio, ma in tono solenne di comando, "questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai."»
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«Di libri ne basta uno per volta, quando non è d'avanzo.»
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«Bisogna sempre dire francamente e chiaramente le cose al proprio avvocato: sarà lui ad imbrogliarle.»
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«Quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana.»
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«Godo di quell'allegria che non rende gli amici vergognosi l'uno dell'altro, l'indomani.»
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«La disgrazia è una visita del Signore; è un dono, una ricchezza, quasi un privilegio.»
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«I pianti, e le grida supplichevoli, sono in grado di far rinfoderare l'arma di un nemico, ma non il ferro di un chirurgo.»
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«Fra le persona colte è un inconveniente molto comune quello di pronunciare rettamente le parole e annettervi idee spropositate. Ad Agnese era accaduto il contrario: ella storpiava il vocabolo ma aveva un'idea precisa della cosa.»
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«Que' prudenti che s'adombrano delle virtù come de' vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov'essi sono arrivati, e ci stanno comodi.»
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«Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai.»
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«Con l'idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n'era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care.»
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«Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato.»
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«E s'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.»
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«Sulla Terra non resta che far torto o patirlo. Una feroce forza il mondo possiede.»
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