Alessandro Manzoni

scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Alessandro Manzoni è stato un poeta e scrittore italiano. Ha vissuto nel periodo risorgimentale contribuendo con le sue opere e il suo sostegno ideologico all’indipendenza italiana.
 
 
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.
 
 
Nel 1860 fu eletto senatore a vita e si occupò del problema linguistico italiano, scrivendo Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla. Si dedicò anche al teatro, tra le più importanti la tragedia Adelchi.
 
 
Amor tremendo è il mio.
Tu nol conosci ancora; oh! tutto ancora
non tel mostrai; tu eri mio: secura
nel mio gaudio io tacea; né tutta mai
questo labbro pudico osato avria
dirti l'ebbrezza del mio cor segreto.
 
 
È famoso in tutto il mondo per aver scritto I Promessi sposi il romanzo storico in cui descrive la società italiana e i suoi difetti, alludendo soprattutto alla condizione politica italiana, “sotto il peso de' barbari piè”.
 
 
S'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.
 
data: 07/12/14 autore:

«Non sempre ciò che vien dopo è progresso.»

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«Tanto và la gatta al lardo....Che buontempo si spera!»

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«Il coraggio, uno non se lo può dare.»

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«Ora sapete come è l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse.»

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«Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.»

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«Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.»

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«"Or bene," gli disse il bravo all'orecchio, ma in tono solenne di comando, "questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai."»

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«Di libri ne basta uno per volta, quando non è d'avanzo.»

VOTI: 1

«Bisogna sempre dire francamente e chiaramente le cose al proprio avvocato: sarà lui ad imbrogliarle.»

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«Quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana.»

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«Godo di quell'allegria che non rende gli amici vergognosi l'uno dell'altro, l'indomani.»

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«La disgrazia è una visita del Signore; è un dono, una ricchezza, quasi un privilegio.»

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«I pianti, e le grida supplichevoli, sono in grado di far rinfoderare l'arma di un nemico, ma non il ferro di un chirurgo.»

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«Fra le persona colte è un inconveniente molto comune quello di pronunciare rettamente le parole e annettervi idee spropositate. Ad Agnese era accaduto il contrario: ella storpiava il vocabolo ma aveva un'idea precisa della cosa.»

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«Que' prudenti che s'adombrano delle virtù come de' vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov'essi sono arrivati, e ci stanno comodi.»

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«Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai.»

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«Con l'idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n'era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care.»

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«Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato.»

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«E s'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.»

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«Sulla Terra non resta che far torto o patirlo. Una feroce forza il mondo possiede.»

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