«I libri sono cose già pensate, già fatte, già dette, che tu devi elaborare, fare tue. Il tuo interlocutore di carta è sempre gentile, paziente, non ti lascia mai a metà strada. è una persona che ti chiede di ascoltarlo, con il quale puoi fare dei viaggi meravigliosi.»
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«C'è un momento in cui si percepisce il piacere, anche fisico, di leggere. Per me quel momento è coinciso con la fine della scuola. Perchè quando finisce l'obbligo, il dovere della lettura si trasforma in piacere e quei libri che erano stati vissuti come momento di studio diventano scelte personali. E' l'inizio del tuo telecomando.»
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«La televisione, per definizione, è l'opposto del libro, è un vettore generalista che si scontra con una scelta consapevole, la più consapevole di tutte. L'unico modo conosciuto dalla televisione di parlare di libri è quello di sceneggiarli attraverso la fiction, è la sola traduzione possibile, non può fare altro.»
| VOTI: 1 |