Renato Zero

cantautore, showman, ballerino e produttore discografico italiano

«C'è un sole che non vedi, lui ti parla e tu gli credi. E' questa la fede.»

VOTI: 3

«Ho il passaporto intonso: non sono mai andato da nessuna parte. La mia Nuova Zelanda, il mio Oklahoma, la mia Namibia sono stati i palcoscenici d'Italia. Eppure, con tutto quel che ho lavorato, con tutte le persone che ho aiutato, cosa mi ha dato il mio Paese? Niente. Manco una croce di cavaliere.»

tag: arte
VOTI: 2

«Vengo da una famiglia di comunisti [...] A me comunque il partito comunista non m'ha mai voluto. Gli altri suonavano alla festa dell'Unità con le loro band; io giravo i locali con il registratore, pigiavo play, partiva la musica e cantavo, solo come un cane. Non sono mai stato in quelle trincee, ma in altre, molto più esposte. E ancora adesso la politica di me non vuol saperne. Ho maturato la pensione: 800 euro al mese. Una presa in giro. Le darò a chi ne ha bisogno davvero.»

tag: politica
VOTI: 1

«Spesso non voto. Non ho stima di nessun politico, sono fermo ad Antonio Gramsci e a Luigi Einaudi.»

VOTI: 1

«La chirurgia estetica, mai. Ho fatto una sciocchezza, farmi togliere il doppio mento dall'ex marito della Santanchè. Basta così: altrimenti non ti fermi più, e alla fine sembri una mappa geografica. Già è pieno di gente con il parrucchiere privato; l'imbalsamatore privato mi pare troppo.»

tag: amore
VOTI: 2

«Un sorcino ora è il presidente di una banca, un altro è un alto magistrato di Milano. Un medico mi ha visitato e, dopo che mi ero rivestito, si è rivelato: "Finalmente sono riuscito a toccarti". Mi vogliono bene anche ora che sono cambiato, da quando nel '91 a Sanremo ho deciso che i lustrini mi stavano stretti.»

VOTI: 4

«La sera del 24 dicembre 1974, al Folk Rosso, suonai per un solo spettatore. Il proprietario stava spegnendo le luci. Lo fermai: ho detto in casa che stasera lavoro, e voglio lavorare. Dopo di me, lo spettatore solitario ascoltò pure Venditti.»

tag: lavoro
VOTI: 1

«Una sera andai a Zocca, a un concerto organizzato da Vasco Rossi. Alla terza canzone si fulminò l'impianto; cominciai a raccontare barzellette. Vasco mi diede un milione e mezzo di lire e mi disse: "E' la prima volta che paghiamo volentieri qualcuno che non ha cantato".»

VOTI: 2

«Fellini era affettuoso. Gli chiesi di recitare nei suoi film. Lui mi accarezzò l'ovale e mi disse: "Renatino, tu qui sei sprecato". Ma che sprecato, famme lavorà! Così mi fece lavorare in Satyricon e in Casanova. Si girava sempre di notte.»

tag: lavoro
VOTI: 1

«Pasolini mi faceva paura. In borgata giravano voci cattive su di lui, lo raccontavano come un depravato, un pervertito. Però c'era chi gli voleva bene. Ho capito Pasolini solo quand'è morto, in quel modo così coerente con la sua vita.»

tag: vita paura
VOTI: 1

«Non mi sono mai venduto. Anche se mi volevano comprare in tanti, e ricchi. Niente di male: inviti a casa, a cantare per gli amici. Ma io le trovavo offerte offensive. A Milano conosco meglio Quarto Oggiaro dei salotti.»

tag: amicizia
VOTI: 1

«È la miseria il prezzo che paga chi è senza fantasia!»

VOTI: 1

«Sono trasgressivo perché amo e oggi la vera trasgressione è essere normali.»

VOTI: 1

«Sono unico perché il mio pubblico è unico.»

VOTI: 1

«Più una città è immensa e più sembrano piccoli gli uomini.»

VOTI: 1

«Il cinico è qualcuno che non ha più malattie da curare.»

VOTI: 1

«La morte, se non è un pensiero, non fa paura.»

VOTI: 1

«L'anima se si capisse sarebbe un muscolo qualsiasi.»

VOTI: 1

«La borghesia: non starci troppo insieme potrebbe convincerti.»

VOTI: 1

«Chi fa sfoggio dell'orgoglio è fortunato se vivrà a lungo.»

VOTI: 1
1 2 3