«[Riferendosi alla Festa della Liberazione] Si dice che è una festa che dovrebbe unificare gli italiani. Ci sono dei connazionali con cui non mi sento unito; se in alcune parti d'Italia si può immaginare una propensione naturale alla pulizia etnica, io non mi sento unito. Se trovo un sindaco che immagina di dover punire dei bambini per stigmatizzare l'atteggiamento delle loro famiglie, io non mi sento unito a quel sindaco. Se c'è chi pensa che l'omofobia, il razzismo, la xenofobia, la mitologia negativa del diverso, siano ingredienti con cui convivere, io non mi sento di unirmi a chi pensa che l'intolleranza sia un fatto naturale.»
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