Sigmund Freud

neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco

«Chi ride ascoltando un'oscenità ride come uno spettatore di un'aggressione sessuale.»

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«La sensazione del déjà vù corrisponde a fantasie inconsce.»

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«L'abilità inconscia con cui si smarrisce un'oggetto per motivi segreti, ma forti, ricorda del tutto "la sicurezza sonnambula".»

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«Non è sempre semplice dire la verità, specialmente quando si deve essere brevi.»

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«La nevrosi ossessiva si può considerare un equivalente patologico del rituale religioso... perciò forse la nevrosi si può trattare come una religione privata, e la religione come una nevrosi ossessiva universale.»

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«Tutto l'essenziale si è preservato, persino ciò che sembra completamente dimenticato è ancora presente in qualche modo o da qualche parte, solo che è sepolto, reso indisponibile all'individuo.»

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«La vita è la palingenetica obliterazione dell'io trascendentale che si infutura nell'archetipo prototipo dell'autocoscienza cosmica.»

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«L'accettazione della nevrosi universale risparmia il compito di formarsi una nevrosi personale.»

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«Fortuna dell'amore: potersi esprimere liberamente di fronte a un altro. Mistero dell'amore: poter tacere molte cose.»

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«Noi siamo fatti in modo tale che possiamo ottenere un intenso piacere da un contrasto e molto poco da uno stato di cose.»

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«Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità.»

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«La grande domanda alla quale non ho potuto rispondere è: che cosa vuole una moglie?»

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«Avere pregiudizi spesso si dimostra cosa molto utile.»

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«Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell'infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre.»

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«Ogni adulto convive con il bambino che è stato.»

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«L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza.»

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«Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale.»

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«L'inconscio, il vero centro della nostra vita psichica, la parte di noi che è assai più vicina al divino della nostra povera coscienza-anch'esso può mentire!»

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«Si deve ammettere che hanno ragione i poeti di scrivere di persone che amano senza sapere, o che sono incerte se amano, o che pensano di odiare quando effettivamente amano. Sembra, quindi, che le informazioni ricevute dalla nostra coscienza che cercano la vita erotica siano particolarmente soggette all'incompletezza, lacunose o false.»

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«Gli esseri umani possono attraversare momenti così importanti della loro vita erotica senza rendersene conto, talvolta, addirittura, senza neanche avere la minima idea della loro esistenza; o altrimenti, diventandone consapevoli, si ingannano completamente nel giudicarli. Questo succede non solo nelle condizioni nevrotiche, in cui siamo abituati a questo fenomeno, ma sembra essere abbastanza comune anche nella vita normale.»

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