San Francesco d'Assisi

religioso e poeta italiano

San Francesco nasce ad Assisi nel 1181 (o 1182). Figlio di un ricco mercante di stoffe, ambisce alla gloria militare. Dopo la guerra contro Perugia, la prigionia e la malattia lo cambiano completamente. Viene in contatto con i malati di lebbra, e con il crocifisso di san Damiano, e sono questi due “incontri” a determinare la sua conversione. Rifiutato dal padre, per due anni Francesco vive come un eremita. Il suo modo di vivere e di predicare attira  altri giovani di Assisi che si uniscono a lui, fondando la fraternità itinerante dei “Frati minori”.
 
 
Ricordatevi, fratelli miei sacerdoti, ciò che è scritto riguardo alla legge di Mosè: colui che la trasgrediva, anche solo nelle prescrizioni materiali, per sentenza del Signore, era punito con la morte senza nessuna misericordia.
 
 
Nel 1224 si ritira un’ultima volta nella Verna “ricevendo le stimmati” prima di spirare due anni dopo. Francesco diviene un modello di vita per la sua compassione e la generosità, lasciando diversi scritti, Regole ed Esortazioni, Testamenti, Lettere e alcune Preghiere, tra cui la famosa poesia Fratello sole sorella luna.
 
 
Ciò che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d'anima e di corpo.
data: 10/04/14 autore:
Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che

«Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.»

VOTI: 5

«Ciascuno manifesti con fiducia all'altro le sue necessità, poiché se la madre nutre e ama il suo figlio carnale, con quanto più affetto uno deve amare e nutrire il suo fratello spirituale?»

VOTI: 3

«Tutta l'umanità trepidi, l'universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull'altare, nella mano del sacerdote, si rende presente Cristo, il Figlio del Dio vivo.»

VOTI: 2

«Badate alla vostra dignità, fratelli sacerdoti, e siate santi perché egli è santo.»

VOTI: 2

«Quando pregate, dite il Pater noster, oppure: Ti adoriamo, o Cristo, in tutte le tue chiese che sono in tutto il mondo e ti benediciamo, perché per mezzo della tua santa croce hai redento il mondo.»

VOTI: 2

«Il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro.»

VOTI: 2

«Dove è odio, fa' che io porti l'amore. Dove è offesa, che io porti il perdono. Dove è discordia, che io porti l'unione. Dove è dubbio, che io porti la fede. Dove è errore, che io porti la verità. Dove è disperazione, che io porti la speranza. Dove è tristezza, che io porti la gioia. Dove sono le tenebre, che io porti la luce.»

VOTI: 2

«Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.»

VOTI: 2

«Ciò che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d'anima e di corpo.»

VOTI: 2

«Un raggio di sole è sufficiente per spazzare via molte ombre.»

VOTI: 2

«Predicate il Vangelo, e se è proprio necessario usate anche le parole.»

VOTI: 2

«Se io incontrassi un sacerdote ed un Angelo, saluterei prima il sacerdote e poi l'Angelo.»

VOTI: 2

«Ricordatevi, fratelli miei sacerdoti, ciò che è scritto riguardo alla legge di Mosè: colui che la trasgrediva, anche solo nelle prescrizioni materiali, per sentenza del Signore, era punito con la morte senza nessuna misericordia.»

VOTI: 2

«Cominciate col fare il necessario, poi cio che e' possibile e all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.»

VOTI: 2

«E tutte le creature che sono sotto il cielo, ciascuna secondo la sua natura servono, conoscono e obbediscono al loro creatore meglio di te, o uomo.»

VOTI: 3

«Fai attenzione a come pensi e a come parli, perchè può trasformarsi nella profezia della tua vita.»

VOTI: 2

«Nessun frate, in qualunque luogo si trovi, od ovunque si rechi, deve mai prendere o ricevere o far ricevere danaro, né per comperarsi abiti o libri o come compenso di qualsiasi lavoro; anzi in nessun caso, se non per necessità di frati infermi; perché non dobbiamo attribuire al danaro una utilità maggiore che alle pietre.»

VOTI: 3