Samuel Beckett

drammaturgo, scrittore, poeta, traduttore e sceneggiatore irlandese

Samuel Barclay Beckett è stato uno scrittore, drammaturgo, poeta, traduttore e sceneggiatore irlandese.
Dopo gli studi al Trinity College di Dublino iniziò a lavorare come professore. Abbandonato l'insegnamento, Beckett cominciò a viaggiare per l'Europa. Beckett si unì alla Resistenza francese dopo l'occupazione tedesca nel 1940, lavorando come corriere.
Dal 1945 fino ai primi anni Sessanta nacquero le sue opere più conosciute, e nell'ultimo periodo, dai primi anni Sessanta fino alla sua morte nel 1989, i suoi lavori divennero più corti e minimalisti.
La lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette.
Considerato uno degli scrittori più influenti del XX secolo, Beckett è una delle pietre miliari del "Teatro dell'assurdo". La sua opera più famosa è la pièce “Aspettando Godot”. Autore di romanzi e di poesie, nel 1969 Beckett venne insignito del Premio Nobel per la letteratura.
 
 
 
Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio.
 
data: 01/30/15 autore:

«Che cosa so del destino dell'uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.»

tag: divertenti destino
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«Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.»

tag: vita azioni e fatti
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«Il sole risplende: non ha altra scelta, nulla di nuovo.»

tag: natura
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«La nascita fu la sua morte.»

tag: vita e morte
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«Le idee si assomigliano in modo incredibile, quando si conoscono.»

tag: ideologia
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«Niente è più reale di niente.»

tag: realta
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«Questo è ciò che potrebbe essere l'inferno: una piccola chiacchierata al mormorio del Lete riguardo ai bei tempi andati, quando preferivamo essere morti.»

tag: libri
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«Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano.»

tag: pregi e difetti
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«Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane.»

tag: pregi e difetti
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«Seguo questo corso di sabbia che scorre | tra i ciottoli e la duna | la pioggia d?estate piove sulla mia vita | su me la mia vita che mi sfugge mi insegue | e finirà il giorno del suo inizio | caro istante ti vedo | in questa tenda di bruma che indietreggia | dove non dovrò più calpestare quelle lunghe soglie mobili | e vivrò il tempo di una porta | che si apre e si richiude.»

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«Trascinando la sua fame per il cielo | del mio cranio guscio di cielo e terra | scendendo verso i proni che dovranno | presto raccogliere la loro vita e muoversi | derisi da un tessuto che non può servire | finché fame terra e cielo saranno putridume.»

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«Asilo sotto il mio passo tutto il giorno | i loro festini smorzati mentre la carne cade | erompendo senza paura né vento favorevole | le guantilope del senso e del nonsenso corrono | prese dai vermi per quel che sono.»

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«Vire serpeggerà in altre ombre | non nato tremerà per le vie lucide | e la vecchia mente dimenticata dallo spirito | sprofonderà nel suo disastro.»

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«Musica dell'indifferenza | cuore tempo aria fuoco sabbia | del silenzio frana d'errori | copri le loro voci ch'io | non mi senta più | tacere.»

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«Solo sedendo e riposando l'anima diventa saggia.»

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«Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane.»

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«Si nasce tutti pazzi. E alcuni lo restano..»

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«Che cosa so del destino dell'uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.»

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«Forse i miei migliori anni sono andati... | Ma non voglio tornare indietro. | Non con il fuoco che mi brucia dentro adesso.»

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«Clov: "Tu credi nella vita futura?" | Hamm: "La mia lo è sempre stata".»

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