Riccardo Iacona
giornalista, autore televisivo e conduttore televisivo italiano
«Sono appassionato di reale e quindi se capito su un reality, per qualche minuto ci resto.»
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«In tv non si parla mai di quello che accade nei Paesi appena entrati a far parte dell'Europa unita, così si avalla una generale ignoranza, mentre ci sarebbe tanto da dire.»
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«Negli altri Paesi europei il genere del reportage è molto più coltivato. Penso soprattutto alla Francia, ad Antenne 2, dove va in onda 'Inviato speciale', un programma che nessuno si sognerebbe mai di spegnere.»
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«I talk-sowh hanno abbassato il livello di attenzione su certi temi e usano un linguaggio sempre più autoreferenziale.»
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«I telegiornali tendono a riportare quello che i politici dicono sulla realtà e non la realtà vera e propria.»
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«Sarebbe molto più utile tenere le telecamere accese su certe situazioni prima, e non solo dopo i fatti.»
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«Il rapporto con il reale è importante, da noi succede sempre più spesso che a mediarlo sia la politica e che l'informazione finisca per seguire l'onda emotiva.»
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«Voglio tentare di stringere la forbice tra il raccontabile e il raccontato.»
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«Se tutto si calibra su Sanremo, allora la tv di Stato è meglio spegnerla.»
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«Sono curioso, e molto umile, l'umiltà consiste nel ricordare sempre che questo mestiere è prima di tutto un servizio per il cittadino.»
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«Lavoro sempre su temi che hanno una densità politica nazionale, magari visti da un posto piccolo piccolo, ma che tendenzialmente riguardano il paese intero, come l'economia o l'immigrazione.»
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