Platone

filosofo e scrittore greco antico

«L'anima di un uomo é immortale e incorruttibile.»

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«L'anima non porta niente con sé nell'altro mondo tranne la propria educazione e cultura; e questo si dice che sia il più grande servizio oppure il torto più grande che si possa fare ad un uomo morto, proprio all'inizio del suo viaggio.»

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«Il più felice, allora, è colui che non ha malvagità nell'anima, dal momento che questo si è rivelato essere il più grande dei mali.»

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«Non sarebbero avvenute infatti evirazioni e incantamenti e molti altri episodi di violenza se Amore si fosse trovato in mezzo a loro, ma amicizia e pace, come ora, da quando sugli dei signoreggia Amore.»

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«Al tocco dell'amore, tutti diventano poeti.»

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«Non del corpo, non delle ricchezze, né di alcuna altra cosa voi dovete curarvi prima dell'anima al fine di renderla migliore possibile.»

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«Se uno fa una cosa per un fine, non vuole la cosa che fa, bensì la cosa per cui fa quello che fa.»

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«Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell'uomo, ma se poi qualcuno insegue l'uno di questi e l'afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l'altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.»

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«Gli uomini ordinati sono più felici dei dissoluti.»

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«È una brutta cosa (...) perché mira al piacere senza tener conto del sommo bene.»

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«Concedetemi di diventare bello dentro, e che tutto ciò che ho fuori sia in accordo con ciò che ho nell'intimo.»

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«Rispetto a se stessi, amico mio, in che posizione si trovano? Nella posizione di chi comanda o in quella di chi è comandato? (...) Mi riferisco alla questione se ciascuno di essi comandi su se stesso. (...) Che sia temperante e padrone di se e che sappia comandare i piaceri e i desideri che dimorano dentro di sè.»

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«Dopo che la natura umana fu divisa in due parti, ogni metà per desiderio dell'altra tentava di entrare in congiunzione e cingendosi con le braccia e stringendosi l'un l'altra, se ne morivano di fame e di torpore per non voler far nulla l'una separatamente dall'altra.»

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«Abbietto è l'amante volgare innamorato più del corpo che dell'anima: non è un individuo che resti saldo, come salda non è nemmeno la cosa che egli ama. Infatti quando svanisce il fiore della bellezza del corpo del quale era preso "si ritira a volo" ad onta dei molti discorsi e delle promesse. Chi invece si è innamorato dello spirito quando è nobile resta costante per tutta la vita perchè si è attaccato a una cosa che resta ben salda.»

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«Da tempo dunque è connaturato negli uomini l'amore degli uni per gli altri che si fa conciliatore dell'antica natura e che tenta di fare un essere solo da due e di curare la natura umana.»

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«Pensi dunque che sia un bene, se uno fa le cose che gli sembrano migliori ma senza avere intelligenza? E questo tu lo chiami avere grande potere?»

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«Se ad essi proprio nel momento in cui giacciono insieme si accostasse Efesto con i propri strumenti e domandasse "Cos'è dunque, uomini, che volete che vi succeda l'un l'altro?" e, trovandosi essi in difficoltà, chiedesse ancora: "Forse agognate questo, di congiungervi indissolubilmente l'uno con l'altro in una sola cosa, così da non lasciarvi tra di voi nè di giorno nè di notte? Perchè se bramate questo, sono pronto a fondervi insieme e a comporvi in una sola natura fino al punto che da due diventiate uno solo".»

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«Se uno, tiranno o retore che sia, uccide qualcuno o lo scaccia dalla città o lo spoglia dei beni, pensando che questo sia meglio per lui, mentre in realtà si dà il caso che sia peggio, senza dubbio costui fa ciò che gli pare (...) E fa forse, anche le cose che vuole, se, in realtà, si dà il caso che queste cose siano mali?»

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«Io sostengo che chi è giusto e buono, sia uomo o donna, è felice, e che, invece, chi è ingiusto e malvagio è infelice.»

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«il più grande dei mali è commettere ingiustizia.»

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