Piero Chiara

scrittore italiano

«I miei libri piacciono perché mi metto dalla parte del lettore, che vuole fatti raccontati da uno che non ha l'aria di insegnare.»

tag: arte libri
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«Nella nostra piccola città, allora ancora più piccola di oggi ma tanto più gradevole e umana, al tempo in cui cominciavo a viverci per un numero imprecisabile ma ormai stragrande di anni, cioè intorno al 1936, viveva già il commendatore Adamo Chiappini, un tenore in ritiro che i competenti di opera lirica ricordavano come una promessa, in parte mantenuta, del bel canto italiano.»

tag: tempo arte
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«Il Vescovo era un prozio di mia moglie, monsignor Alemanno Berlusconi, morto nel ventotto, che fino a vent'anni fa passava l'estate in questa villa. Il padre di mia moglie gli aveva fatto addobbare la stanza migliore in modo degno d'un prelato che era Nunzio Apostolico in varie parti del mondo e faceva parte della Congregazione dei Riti.»

tag: arte
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«Nel tardo pomeriggio di un giorno d'estate del 1946 arrivavo, al timone di una grossa barca a vela, nel porto di Oggebbio sul Lago Maggiore. L'inverna, il vento che nella buona stagione si alza ogni giorno dalla pianura lombarda e risale il lago per tutta la sua lunghezza, mi aveva sospinto, tra le dodici e le diciotto, non più in su di quel piccolo abitato lacustre, dove decisi di pernottare.»

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«Andare a Parigi era a quell'epoca, ed è stato sempre, come a darsi un mestiere, a una professione o a un corso di studi. in quella gran città voleva dire imparare, capire il mondo, fiutare il vento. L'avevi passato qualche anno e magari soltanto qualche mese, poteva dare gloria per tutta la vita anche a un tipo qualunque, solo che avesse saputo raccontare le sue gesta, immancabili, perché nessuno poteva vivere a Parigi senza capitare dentro casi e vicende degne di venir raccontate.»

tag: vita
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«Verso la fine d'aprile del millenovecentocinquanta, non avendo trovato dalle mie parti e non pensando di trovare neppure in altri luoghi vicini, o per dir meglio in Italia, il terreno favorevole alla nuova vita che durante la guerra mi ero proposta per il caso che fossi scampato, pensai di portarmi a Parigi, senza programmi di alcun genere e solo per viverci qualche mese. Chissà, mi dicevo, che non abbia a cogliervi il bandolo di un avvio e magari a trovarvi la mia fortuna.»

tag: vita
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«Era una ragazza monumentale, di ventidue anni, che era stata fotografata in costume friulano per una serie di cartoline colorate messe in circolazione al fine di propagandare i tesori e i pregi della regione. Nella cartolina dov'era ritratta la Olga, appariva infatti in evidenza quella che era ritenuta "la dote del Friul", la quale secondo un detto popolare consisteva in "panse, tette e cul", non avendo altro quella splendida terra, almeno allora, da esportare o da presentare al mondo.»

tag: sport
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«Entrai in quel locale e presto mi rasserenai completamente, perché le donne che volteggiavano davanti alla panca imbottita sulla quale mi ero seduto avevano tutte un volto solo: quello del loro mestiere o della loro sorte.»

tag: donne
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«Mai giocare [...] con gente che non si conosce o in bische clandestine. Quasi sempre c'è il baro.»

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«Quando una donna chiede a un uomo che cosa pensa, vuol dire che di quell'uomo le sta a cuore anche il meglio, cioè i sentimenti e magari anche le idee.»

tag: donne uomini
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«L'unica soddisfazione di vedere i miei racconti sullo schermo è di carattere economico. Apprezzo quei registi come Lattuada o Risi che riescono a rispettare abbastanza lo spirito del libro, ma inevitabilmente ci sono cadute nell'erotismo che nelle mie opere non si trovano. Quando un uomo e una donna vanno a letto, io mi fermo fuori della stanza: lascio lì i miei personaggi. Il cinema invece entra nella camera, piazza la macchina da presa e ritrae tutto. Proprio tutto.»

tag: donne uomini
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«Anche se alcuni critici dicono il contrario, io penso esclusivamente alla letteratura. Il cinema quando viene, viene dopo.»

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«Lavoro come un pazzo al libro che tu aspetti. Se non sapessi che tu lo aspetti non saprei scrivere una riga. Racconto tutto a te con una foga che mi riporta indietro a velocità vertiginosa in quegli anni. Credo che il romanzo ci sia, in queste pagine. Ma giudicherai tu.»

tag: lavoro
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«Avevo con me ottantaduemilalire, e non avrei più dovuto darle a nessuno! Ero morto, ero morto: non avevo più debiti, non avevo più moglie, non avevo più suocera: nessuno! libero! libero! libero! Che cercavo di più?»

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«Egli non trovava pace fin quando non aveva perduto tutto. Il giuoco era per lui anche un modo di punirsi. [...] Quando con la sua perdita aveva gettato sé stesso e la moglie nella miseria più nera ne traeva un secondo soddisfacimento patologico. Poteva coprirsi d'ingiurie al suo cospetto, umiliarsi, intimarle di disprezzarlo, recriminare ch'ella avesse sposato lui, vecchio peccatore, e dopo essersi così sgravato la coscienza ricominciava da capo il giorno successivo.»

tag: scienza
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«Che cosa sono io, adesso? Uno zero. Che cosa posso essere domani? Domani posso risuscitare dai morti e ricominciare a vivere! Posso ritrovare in me l'uomo, fino a che non è ancora perduto!»

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«La roulette, come la donna, maltratta coloro che si lasciano affascinare da lei, coloro che hanno troppo timore di perdere. [...] Per questo soltanto i ricchi vincono: essi possono permettersi il lusso di perdere. Il denaro attira denaro; allo stesso modo soltanto i don Giovanni seducono le donne, perché le ingannano tutte.»

tag: donne denaro
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«Il vero gentiluomo, anche se perdesse tutte le sue sostanze, non deve agitarsi. I denari devono essere a tal punto più in basso della sua qualità di gentiluomo da non metter conto che egli se ne dia pensiero.»

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«Il vivere pareva mi si aprisse davanti come certe mattinate di primavera in campagna, quando ogni fiore, ogni foglia, ogni goccia di rugiada sembra promettere un miracolo, e la giornata che incomincia, piena d'aria e di luce, è proprio quel miracolo, quel comporsi d'ogni cosa.»

tag: vita
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«Si giocava d'azzardo in quegli anni, come si era sempre giocato, con accanimento e passione; perché non c'era, né c'era mai stato a Luino altro modo per poter sfogare senza pericolo l'avidità di danaro, il dispetto verso gli altri e, per i giovani, l'esuberanza dell'età e la voglia di vivere.»

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