Nietzsche

«Fino a che continuerai a sentire le stelle ancora come al di sopra di te, ti mancherà  lo sguardo dell'uomo che possiede la conoscenza.»

«E' un giusto giudizio dei dotti che gli uomini di tutti i tempi abbiano creduto che cosa sia bene e male, degno di lode e di biasimo. Ma è un pregiudizio dei dotti che noi adesso lo sappiamo meglio di qualsiasi altro tempo.»

«è prerogativa della grandezza recare grande felicità  con piccoli doni.»

«Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.»

«Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.»

«Ciò che non mi distrugge mi rende più forte.»

«Ciò che noi facciamo non viene mai capito, ma soltando lodato o biasimato.»

«Ciò che fa l'originalità  di un uomo è che egli vede una cosa che tutti gli altri non vedono.»

«Ci si sbaglierà  raramente, attribuendo le azioni estreme alla vanità , quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.»

«Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria.»

«Chi raggiunge il proprio ideale, proprio con ciò lo oltrepassa.»

«Chi conosce in profondità  si sforza d'essere chiaro; chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine si sforza d'essere oscuro.»

«Che cosa desideriamo noi vedendo la bellezza? Desideriamo di essere belli; crediamo che a ciò vada congiunta molta felicità . Ma questo è un errore.»

«Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi.»

«Meglio esser pazzo per conto proprio, anzichè savio secondo la volontà  altrui.»

«Una cosa buona non ci piace, se non ne siamo all'altezza.»

«Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno.»

«Io amo gli uomini che cadono, se non altro perchè sono quelli che attraversano.»

«Il miglior scrittore sarà  colui che avrà  vergogna di essere un letterato.»

«Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei.»