Marina Cvetaeva

poetessa e scrittrice russa

Marina Cvetaeva è stata una poetessa e scrittrice russa. Iniziò a scrivere versi a soli sei anni. Il suo primo libro, Album serale (1910), che conteneva le sue liriche adolescenziali, ricevette una buona accoglienza dalla critica.
 
 
Ti aspetto con gioia come se tu fossi un intero paese e completamente nuovo.
 
 
Durante gli anni della rivoluzione soffrì molto, non solo per la povertà ma anche per la separazione dal suo adorato marito Efron, arruolato nell’esercito dei bianchi e successivamente per la morte della figlia. Alla fine riuscì a ricongiungersi al marito e insieme si trasferirono a Parigi con gli altri due figli. Penna promettente, calibrava i versi arricchendoli di tutta la sua passionalità. La serenità francese però durò poco, la Cvetaeva soffriva per l’isolamento culturale da outsider e voleva tornare in patria. Il marito pur avendo cambiato orientamento politico era inviso alla classe dirigente, mettendo a rischio anche la posizione della poetessa. Il ritorno in patria fu segnato così dalla condanna a morte di Efron e dalla deportazione della figlia e della sorella. La Cvetaeva, provata dagli eventi, si suicidò nel 1941.
 
 
Voglio - non essere. Assurdo. Finché sarò necessaria... ma, Dio mio, come
sono piccola, quanto poco posso fare! Vivere fino in fondo - è come masticare fino in fondo.
Assenzio amaro.
data: 10/13/14 autore:

«Tutto il mio scrivere è un prestare orecchio.»

VOTI: 1

«Con leggerezza pensami, con leggerezza dimenticami.»

VOTI: 1