Luis Sepulveda

scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta, regista e attivista cileno

Luis Sepúlveda è uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista ed attivista cileno naturalizzato francese.  Nato in Cile Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un’intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l’incarcerazione da parte del regime del generale Pinochet. Sperimentò anche l’esperienza del carcere e della tortura in quanto dissidente dopo la morte di Allende. Ha viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo. Lo scrittore è anche un attivista ambientalista, infatti ha collaborato sugli equipaggi di Greenpeace. Ha lavorato anche come giornalista facendo molti viaggi tra Sud America e Africa. Ha vissuto ad Amburgo ma la Francia è la sua seconda patria, è stato a lungo a Parigi, ma vive attualmente in Spagna, nelle Asturie. Autore di libri di poesia, «radioromanzi» e racconti, la fama arriva con Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, apparso per la prima volta in Spagna nel 1989, e in Italia nel 1993. È molto famoso per aver scritto Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, uno dei libri più letti degli ultimi anni da cui è stato tratto un film animato.
Sepúlveda ha fatto breccia nei cuori dei suoi fan, anche italiani. Sepúlveda si ispira a un ideale di letteratura come missione in difesa dei deboli, dei dimenticati, della terra ferita.
 
 
Solo sognando e restando fedeli ai sogni riusciremo a essere migliori e, se noi saremo migliori, sarà migliore il mondo.
data: 10/18/15 autore:

«Quando vivi intensamente, capisci presto che la cosa più facile, più normale, è il fallimento. però solo dai fallimenti ricavi una lezione. la nostra generazione è segnata dai fallimenti. eppure si potrebbe dire che procede di sconfitta in sconfitta fino alla vittoria finale.»

tag: vita
VOTI: 1

«Quando vivi intensamente, capisci presto che la cosa più facile, più normale, è il fallimento. Però solo dai fallimenti ricavi una lezione. La nostra generazione è segnata dai fallimenti. Eppure si potrebbe dire che procede di sconfitta in sconfitta fino alla vittoria finale.»

VOTI: 1

«I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti.»

VOTI: 1

«La banalità cerca di pervertire il vero peso delle parole; perché sente la minaccia dell'ordine che creano e del frutto più importante di quest'ordine: la ragione che ci fa temere l'abisso, ci rende coraggiosi di fronte alle avversità e diffidenti dinanzi al farabutto che cerca di dare gatta per lepre.»

VOTI: 1

«I sogni e i sognatori sono una presenza inestirpabile.»

VOTI: 1

«Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fraatellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza.»

VOTI: 1

«Parlando dei nostri sogni scoprimmo che erano sempre gli stessi, forti, irriverenti, indomabili, inflessibili, ostinati, necessari, indistruttibili.»

VOTI: 1

«Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognarori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.»

VOTI: 1

«Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro.»

VOTI: 1

«O i sogni sono accompagnati da una grande audacia o smettono di essere sogni.»

VOTI: 1

«I sogni giusti sono la massima espressione dell'internazionalismo, del desiderio di rendere globale, planetaria, quella giustizia sociale che è la sostanza di tutti i sogni.»

VOTI: 1

«Il sogno si concretizzerà il giorno in cui sapremo dove sono coloro di cui sentiamo la mancanza, perchè scoprendolo la nostra memoria non avrà più aperte le ferite dell'incertezza, il balsamo della giustizia s'incaricherà di chiuderle e potremo continuare a sognare, perchè solo sognando e restando fedeli ai sogni riusciremo ad essere migliori, e se noi saremo migliori, sarà migliore il mondo.»

VOTI: 1

«La parola scritta è la grande depositaria dei sogni.»

VOTI: 1

«Sogniamo che un altro mondo è possibile e realizzeremo quest'altro mondo possibile.»

VOTI: 1

«Ognuno ha nella memoria un album privato di ricordi felici di quei giorni in cui abbiamo dato tutto, e ci sembrava di dare molto poco.»

VOTI: 1

«Noi abbiamo avuto una gioventù che fu vitale, ribelle, anticonformista, incandescente.»

VOTI: 1

«Non siamo vittime nè del destino nè dell'ira di un Dio impazzito. | La storia ufficiale, la menzogna come ragione di stato ci presentano come responsabili di un crimine ma, gniqualvolta cercano di spiegarlo, le parole fuggono dalle loro bocche, perchè non vogliono far parte del vocabolario della vergogna.»

VOTI: 1

«La più grande espressione culturale di un popolo è il suo ordinamento: noi fummo un popolo molto colto perchè il nostro ordinamento, poliedrico, pluralista, a volte dolcemente anarchico, ci orientava verso la vita.»

VOTI: 1

«Quelli che non hanno il coraggio di mettersi in gioco, di dare tutto sono poveri miserabili che si perdono l'opportunità più bella di fare la storia, ma di farla giusta.»

VOTI: 1

«Quelli che non hanno immaginazione nè un posto in questo regno del possibile, della felicità possibile, cospirano contro il sole, contro il mare, contro l'estate.»

VOTI: 1
1 2