Luigi Pirandello

drammaturgo, scrittore e poeta italiano

Luigi Pirandello è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano del secolo scorso.
Dimostrò fin da giovane interessi filologici e letterari, frequentò le università di Palermo, Roma e Bonn, dove si laureò nel 1891 con una tesi in tedesco di fonetica e morfologia sul dialetto della sua Girgenti (Agrigento).
 
 
Se appena si nasce si comincia a morire, chi per prima ha cominciato è più avanti di tutti.
 
 
Iniziò ben presto ad insegnare, nel frattempo pubblicava poesie, saggi, romanzi e novelle ma si affermò come autore drammatico nel decennio successivo alla prima guerra mondiale.
Nonostante alcune importanti uscite, fu dal 1921 con Sei personaggi in cerca d’autore' che acquisì maggiore fama e consensi.  Nel 1929 divenne accademico d’Italia e nel 1934 gli fu conferito il premio Nobel nel 1934 per la letteratura.
I temi a lui cari furono lo straniamento, la pazzia, la solitudine, la maschera, la soggettività del sapere e della realtà.
 
 
La realtà che ho io per voi è nella forma che voi mi date; ma è realtà per voi e non per me; la realtà che voi avete per me è nella forma che io vi do; ma è realtà per me e non per voi; e per me stesso io non ho altra realtà se non nella forma che riesco a darmi. E come? Ma costruendomi
data: 08/18/14 autore:
Hai mai pensato di andare via e non tornare mai

«Hai mai pensato di andare via e non tornare mai più? Scappare e far perdere ogni tua traccia, per andare in un posto lontano e ricominciare a vivere, vivere una vita nuova, solo tua, vivere davvero. Ci hai mai pensato?»

VOTI: 1

«Tutti i pazzi sono sempre armati d'una continua vigile diffidenza.»

VOTI: 1

«Tempo, spazio: necessità. Sorte, fortuna, casi: trappole della vita. Volete essere? C'è questo.»

VOTI: 1

«Chi veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà più tale, ma quale dev'essere, appartenendo a quel mostro. Una coda naturalissima.»

VOTI: 1

«La verità certamente non fu mai ladra: la frode a noi venne sempre dal troppo immaginare.»

VOTI: 1

«Voi sbagliate! Siamo molto superficiali, io e voi.»

VOTI: 1

«E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.»

VOTI: 1

«La vita è il vento, la vita è il mare, la vita è il fuoco; non la terra che si incrosta e assume forma. | Ogni forma è la morte. | Tutto ciò che si toglie dallo stato di fusione e si rapprendende in questo flusso continuo, incandescente e indistinto, è la morte.»

VOTI: 1

«Nulla atterrisce più di uno specchio una coscienza non tranquilla.»

VOTI: 1

«Eravamo già all'entrata del reparto del Positivo: finii d'esser Gubbio e diventai una mano.»

VOTI: 1

«La vita o si vive o si scrive, io non l'ho mai vissuta, se non scrivendola.»

VOTI: 1

«Quando così il mi dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.»

VOTI: 1

«In astratto non si è.»

VOTI: 1

«E ogni cosa, finché dura, porta con sé la pena della sua forma, la pena di essere così e non altrimenti.»

VOTI: 1

«Attori: Finzione! Finzione! | Padre: Ma quale finzione, realtà! Realtà, signori, realtà!»

VOTI: 1

«L'educazione è la nemica della saggezza, perché l'educazione rende necessarie tante cose; di cui, per esser saggi, si dovrebbe fare a meno.»

VOTI: 1

«La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce e dove dunque l'estraneo siete voi.»

VOTI: 1

«Non ci fermiamo alle apparenze, ciò che inizialmente ci faceva ridere adesso ci farà tutt'al più sorridere.»

VOTI: 1

«Macché realtà! Finzione, finzione!»

VOTI: 1

«Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre "qualcuno". Mentre un uomo - non dico lei, adesso - un uomo così in genere, può non essere "nessuno".»

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