Lars von Trier

«Se sapessi spiegare me stesso con le parole non avrei bisogno di fare film.»

«Non sono mai stato in Italia se non per dieci minuti in macchina perché avevo sbagliato ad attraversare il confine.»

«Ammiro molto i registi che fanno e rifanno correggendosi, forse non appartengo a quel tipo ma cerco di esserlo.»

«Realizzando il proprio lavoro, un cineasta vuole soprattutto invitare lo spettatore alla riflessione. Se questo aiuta a cambiare il mondo, ne sono felice.»

«Di fatto io sono americano, ma non posso andare là a votare, non posso cambiare le cose perché vengo da un piccolo paese come la Danimarca. Quindi faccio film sull'America, e non ci vedo niente di strano.»

«Nessuno dei miei personaggi è cattivo, ma reagisce alle tentazioni come ogni altro essere umano.»

«Faccio i film che da ragazzino odiavo vedere, quelli in cui ti viene voglia di urlare al protagonista: "Basta, ribellati!". Non so bene il motivo ma credo abbia a che fare con l'intuizione che guida sempre la mia mano mentre dirigo.»

«Principi come accettazione e volontà hanno portato la razza umana a raggiungere i suoi grandi traguardi. Nonostante ciò, il rispetto di questi valori segue una strada ancora difficile da percorrere.»

«Penso che in questo momento i film si somiglino tutti moltissimo e che sia molto importante chiedersi in cosa consista realmente un film di qualità.»

«Mi auguro di deludere qualcuno tra i miei spettatori perché credo che la delusione sia molto importante, se la si prova vuol dire che si avevano delle aspettative.»