Isabel Allende

scrittrice cilena

Isabel Allende Llona è una scrittrice cilena naturalizzata statunitense. È una delle penne latinoamericane di maggior successo al mondo. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze personali, molte delle sue storie sono però dedicate alle donne. Proprio per questo, come molte altre personalità, nel 2000 ha partecipato alla vasta campagna di sensibilizzazione mondiale "Respect" promossa dall'Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite. Il suo stile unisce mito e realismo. Essendo una delle autrice più tradotte all’estero ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri. La Allende ha anche insegnato letteratura in vari college americani.
 
 
Credo sia una reazione sana, il riaffermarsi della vita, del piacere e dell'amore dopo aver percorso per molto tempo i territori della morte.
 
 
Vive dal 1989 in California con suo marito ottenendo la cittadinanza americana nel 2003. Tra le sue opere più celebri troviamo “La casa degli spiriti”, che nel 1982 le darà la notorietà e che trae spunto dalle vicende della famiglia Allende, insieme a “La città delle bestie” e “Paula” dedicato alla figlia prematuramente scomparsa.
 
 
Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre per occuparmi di lavoro in sospeso o per virtù puritana. Passeggiando per i giardini della memoria, scopro che i miei ricordi sono associati ai sensi
 
 
data: 05/03/15 autore:

«Non esiste sepazione definitiva fino a quando c'è il ricordo.»

tag: ricordi
VOTI: 4

«È nella ricerca delle risposte che nascono i libri.»

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«É certo meglio essere maschi piuttosto che donne, perché anche il maschio più miserando ha una moglie cui comandare.»

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«Sul destino di questo bizzarro mondo | nascono fiori aridi e terribili | spinosi nel cuore i sentimenti | che dolcissime albe, dalla notte | ancora avvolte di nebulose nostalgie, | riportano nel cuore corroso dalla vita. | | Ed io attendo sul prato di ginestre | ma tu, incredibile, non giungi. | Per prenderti la mano ti raggiungo, | e dalla tua rassegnata indifferenza | mi porgi in cambio petali e sorrisi | - logora vita, mia anima, mio tutto! ? | che hanno l'amaro sapore di un addio.»

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«I cinquant'anni sono come | L'ultima ora del pomeriggio, | quando il sole tramontato | ci dispone spontaneamente alla riflessione. | Nel mio caso, tuttavia, | il crepuscolo mi induce al peccato. | Forse per questo, | arrivata alla cinquantina, | medito sul mio rapporto | con il cibo e l'erotismo, | le debolezze della carne, | che più mi tentano, | anche se, a ben guardare, non sono quelle | che più ho praticato.»

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«Seppe che amarla era il suo destino inesorabile.»

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«Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.»

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«Gli afrodisiaci sono il ponte tra gola e lussuria. In un mondo perfetto qualsiasi alimento naturale, sano, fresco, di bell'aspetto, leggero e saporito - caratteristiche che si cercano in un partner - sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.»

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«La sola cosa che si possiede è l'amore che si dà.»

VOTI: 1

«I nostri pensieri danno forma a ciò che noi supponiamo sia la realtà.»

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«Al tuo fianco, io aspetto che tu abbia completato il viaggio dentro te stesso e guarito le vecchie ferite. So che quando tornerai dai tuoi incubi cammineremo ancora mano nella mano, come prima.»

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«Ho cinquant'anni e comincio ora a liberarmi dai pudori e dalle severità di una rigida educazione.»

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«Per la prima volta nella sua vita, Alba sentì il bisogno di essere bella e rimpianse che nessuna delle splendide donne della sua famiglia le avesse lasciato in eredità i suoi attributi, e l'unica che l'aveva fatto, la bella Rosa, le aveva dato solo una sfumatura d'alga marina ai suoi capelli, che, se non era accompagnata da tutto il resto, sembrava piuttosto un errore del parrucchiere. Quando Miguel indovinò la sua inquietudine, la portò per mano fino al grande specchio veneziano che ornava un angolo della camera segreta; tolse la polvere dal vetro incrinato e poi accese tutte le candele che aveva e gliele mise intorno. Lei si rimirò nei mille frammenti dello specchio. La sua pelle, illuminata dalle candele, aveva il colore irreale delle figure di cera. Miguel cominciò ad accarezzarla e lei vide trasformarsi il suo volto nel caleidoscopio dello specchio e convenne infine che lei era la più bella dell'universo, perché aveva potuto vedersi con gli occhi con cui la vedeva Miguel.»

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«Quando morì mia figlia Paula mi accorsi che la morte è un terribile inconveniente, ma non un ostacolo alla comunicazione. Io comunico ancora con lei, così come con mia nonna, morta 50 anni fa. Scrivendo storie voglio comunicare con il mondo.»

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«È passato più di mezzo secolo, ma ancora ho impresso nella memoria il momento preciso in cui Rosa, la bella, entrò nella mia vita, come un angelo distratto che passando mi rubò l'anima.»

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«Pst! Padre Restrepo! Se il racconto dell'inferno fosse tutta una bugia, saremmo proprio fregati...»

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«- "Dov'era Paula prima di entrare nel mondo attraverso di me? Dove andrà quando morirà?" | - "Paula è già in Dio. Dio è ciò che unisce, ciò che mantiene il tessuto della vita, la stessa cosa che tu chiami Amore" risponde mia madre.»

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«Sentii che mi stavo immergendo in quell'acqua fresca e seppi che il viaggio attraverso il dolore finiva in un vuoto assoluto. Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l'universo. È nulla e tutto nello stesso tempo. Luce sacramentale e oscurità insondabile. Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l'acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre, immortale.»

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«Se il vostro karma è di unirvi, succederà comunque. Se non lo è, niente che tu possa fare sarà in grado di modificare il corso della vita.»

VOTI: 1

«Affronta gli ostacoli mano a mano che si presentano: non sprecare energie per paura di quello che può accadere dopo.»

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