Gennaro Gattuso

allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

«Il difetto tipico dei calabresi è essere permalosi. Molto. Io stesso mi considero permaloso. E poi vogliamo cambiare ma non ci crediamo fino in fondo. Ci accontentiamo. Quello di vivere alla giornata è un po' il difetto della gente del Sud.»

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«Noi calabresi passiamo per essere ospitali e con la capa tosta, e questo in effetti rispecchia il mio modo di essere. Però quando sento dire che la nostra regione è la culla della 'ndrangheta penso che la Calabria non è soltanto la 'ndrangheta. Il problema è più vasto, è un problema italiano.»

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«Sono molto ottimista per il futuro della Calabria. Se succedono certe cose non si deve incolpare soltanto la gente comune, il popolo, ma pure chi ci rappresenta. Noi calabresi abbiamo bisogno di una classe politica responsabile. Se ci sono problemi da quarant'anni, non possiamo avere gli stessi problemi nel 2010. È da quando sono bambino che sento ripetere le cose di sempre, ogni anno. Certo, qualcuno mi potrebbe dire che al Sud non si fa mai niente e io non posso dargli torto. È arrivato il momento di cambiare l'andazzo: quando arrivano i soldi le opere si devono fare, si devono vedere e si devono pure toccare con mano.»

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«La Calabria è una terra bellissima ma ci sono troppe cose da migliorare. Io ho girato anche degli spot per magnificare la bellezza della mia regione ma se non si aggiustano le strade e non facciamo infrastrutture, hai voglia a fare spot.»

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«Se uno nasce quadrato non muore tondo.»

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«Io sono più milanista di Galliani.»

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«Mio padre, Francesco, faceva il falegname ma era un calciatore nell'anima. Giocava centravanti, in quarta divisione, ma era un Ringhio pure lui, non mollava mai. Una volta fece 14 gol in una partita sola e la squadra avversaria era la Morrone di Cosenza. Io a mio padre devo tutto, darei la vita per lui.»

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«Essere calabrese vuol dire dare sempre l'anima, sudare su ogni pallone. Guardate i calciatori calabresi che militano in serie, sono tutti combattenti, gente che non si scorda da dove arriva, e che è orgogliosa delle proprie radici.»

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«Come mando giù una sconfitta? Da solo, in cucina, mi preparo un panino e lo prendo a morsi come se fosse l'avversario che mi ha battuto. Mi pare giusto fare così. Perchè devi infelicitare anche gli altri? Prima di adottare il metodo del panino-da-solo-in-cucina, ho fatto le peggiori litigate con mia moglie.»

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«Marco Materazzi è mio gemello. Cominciammo assieme a Perugia. Non avevo ancora la patente perchè minorenne mentre lui aveva già  un contratto da calciatore professionista. Lui è stato la mia chioccia, ogni tanto mi sganciava pure qualche banconota da centomila lire per aiutarmi, e mi portava in giro per Perugia con la sua macchina.»

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«Kakà  è un fenomeno al 100%. Se quest'anno non vince il Pallone d'oro glielo vado a comprare io.»

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«Io penso e parlo in calabrese, è più veloce, è più comodo. Quando devo imprecare lo faccio in calabrese. Chissà  quanti morti che t'è muort, morti 'e mammete o vai a fare in du culu ho tirato durante la mia carriera.»

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