Ferruccio De Bortoli

giornalista italiano

«Nell'indifferenza etica crescono i pregiudizi, nell'ignoranza si cementano gli odi e i sospetti; nella perdita dei valori della cittadinanza, scritti mirabilmente nella nostra Costituzione, fermentano i germi di nuove violenze.»

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«Viviamo schiacciati in un disperato presente e a volte ci assale un senso di vuoto che mette in forse anche la nostra incerta identità italiana.»

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«Il giornalista non deve mai estraniarsi dalla comunità e usare un linguaggio diverso, un linguaggio più accessibile dove ci sia un maggiore rispetto per chi legge, per chi guarda, per chi naviga anche su Internet in modo che nasca anche un nuovo Rinascimento del nostro Paese, dove ci si occupi di più di quella che è la costruzione del nostro futuro e della nostra coscienza nazionale e un po' meno di altri aspetti, dei quali forse i giornali oggi sono troppo ingombri.»

tag: scienza
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«La diffusione dell'e-mail ha riproposto una tradizione epistolare che si era perduta, cioè abbiamo ricominciato a scriverci delle lettere. E questo è un fatto assolutamente importante. Poi l'e-mail è un elemento grazioso, non è così irruente e sgraziato come il fax che viene depositato di forza su una scrivania in una casa. Quindi io credo che questo potrà avvicinare alla lettura di più il nostro Paese che ha uno degli indici di lettura più bassi.»

tag: forza
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«Viviamo negli ultimi anni una grandissima rivoluzione, di cui non abbiamo ancora apprezzato le potenzialità. Credo che i quotidiani on line saranno dei veri e propri autonomi quotidiani che risponderanno ad altre, diverse esigenze, che si integreranno di più con i quotidiani che verranno sempre stampati.»

tag: auto
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«Quando andiamo a studiare un periodo storico andiamo a vedere i giornali che furono pubblicati all'epoca, insieme ai libri. Sono le cose che rimangono. Il giornalista è comunque un cittadino di quel paese che si fa carico anche di una serie di valori che quel Paese ha. Guai se fosse semplicemente un cinico personaggio che guarda soltanto alla notizia in quanto tale e tutto il resto non esiste.»

tag: libri guai
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«Non deve prevalere un asettico e arido cinismo del giornalismo che non crede più in nulla. Il giornalismo deve essere in qualche modo portatore di valori. Ogni testata, ogni giornale ha una sua storia.»

tag: storia giornalismo
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«La verità è sempre scomoda. La verità colpisce sempre qualcuno. C'è sempre una buona ragione per non dirla, c'è sempre una buona ragione per non pubblicare qualcosa, c'è sempre una buona ragione per rispettare questo o quello. Ma poi, a posteriori, ci si accorge che forse la verità è meglio dirsela subito, sempre che sia la verità, o, per lo meno, se si ha un brandello di verità, che si abbia il coraggio di dire: "Questo è un brandello di verità", ma è meglio pubblicarlo.»

tag: verita ragione coraggio moda
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«La censura è un fatto di cultura. Fortunatamente viviamo in un mondo che non censura, perché altrimenti avremmo una stampa addomesticata, vivremmo in un mondo assolutamente irreale, non riusciremmo a parlare se non di quello che si ritiene sia indispensabile per il potere. Ora la stampa esiste nel momento in cui è un contropotere che in qualche modo tende ad equilibrare il rapporto fra poteri di una società.»

tag: cultura societa potere
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«Il fenomeno di Internet è un fenomeno con dei grandissimi chiaroscuri che va gestito. È un grande fatto di democrazia poter accedere a tutto, però voglio essere anche sicuro di accedere a delle cose che sono vere, che sono fatte da professionisti che mi danno un'informazione autentica e non rispondono ad altri fini.»

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«Prima c'era l'informazione che aveva un suo sviluppo tecnologico. C'erano le telecomunicazioni, che avevano un loro sviluppo, per quanto vorticoso, ma autonomo. Poi c'era tutta la sfera dell'intrattenimento - il cinema, la televisione - che aveva un suo sviluppo autonomo. Le tecnologie hanno confuso e annullato i confini fra questi settori. L'informazione, che è come il petrolio degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, sarà sostanzialmente la materia prima nel prossimo millennio, l'informazione in tutte le sue variabili.»

tag: auto
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«Non esportiamo soltanto prodotti all'estero, dobbiamo anche esportare civiltà senza avere poi la presunzione di imporla agli altri. Ma naturalmente il tema dei diritti umani, specialmente nei rapporti con la Cina, con l'Iran, con Cuba, con la Turchia, sono temi che è giusto che una democrazia avanzata affronti.»

tag: natura sport
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«Serve avere il coraggio di guardare lontano e anche avere il coraggio di fare delle battaglie solitarie.»

tag: coraggio
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«C'è un pericolo che è sempre più elevato, il gioco di specchi tra media, nel senso che la televisione prende qualcosa dai giornali, i giornali copiano la televisione e si crea poi in qualche modo un circuito chiuso che tende quindi a illuminare di luce sempre più intensa una porzione sempre più piccola di realtà.»

tag: realta gioco
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«Vedo con una certa preoccupazione, per esempio, che canali digitali o via etere possono essere concentrati nelle mani di un singolo editore, di un singolo magnate che può in qualche modo condizionare la politica, non solo del Paese nel quale investe, magari dei molti Paesi nei quali investe. Questo è un problema assai serio della democrazia dell'informazione, non soltanto nel nostro Paese.»

tag: politica
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«La distanza non è più un limite, prima era un limite e questo stravolge totalmente i canoni del giornalismo e dell'informazione. Per cui adesso in qualche modo possiamo essere presenti con lo stesso media in tutto il mondo allo stesso momento e naturalmente anche il tempo è un tempo che in qualche modo è stato annullato. Quindi viviamo in una era di distanza zero e di tempo zero. Cioè, nello stesso tempo reale posso essere in tutto il mondo, incurante del fatto che ci sia una distanza geografica che prima condizionava fortemente. Queste rivoluzioni non faranno scomparire la carta stampata, che resterà, caso mai cambierà il tipo di lavoro giornalistico, che sarà in qualche modo declinato su vari mezzi di informazione. Cioè il giornalista lavorerà contemporaneamente per la televisione, per una rete Internet e per la carta stampata.»

tag: lavoro
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«Il problema delle proprietà dei mezzi di informazione è un problema molto delicato che non riguarda soltanto il nostro Paese. Certamente sarebbe auspicabile che i giornali e le televisioni non appartenessero a gruppi che hanno interessi di altro tipo. Però è anche vero che un giornale ha una sua storia, è formato da un gruppo di professionisti, ha un suo pubblico, quindi ha una sua indipendenza, perché più alta è la professionalità di chi ogni giorno compila questo giornale, di chi ogni giorno fa il notiziario televisivo, più elevata è la possibilità che questo sia in qualche modo immune da condizionamenti.»

tag: arte storia
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«Quando le fonti di informazione vengono da una procura è un potere che, essendo incaricato dell'accusa, porta degli elementi di accusa. Un giornalista non deve essere lo specchio dell'accusa, ma deve in qualche modo raccogliere anche elementi della difesa, tenendo conto che la presunzione di innocenza è un principio costituzionalmente garantito in questo paese e che nessuno è colpevole fino a quando una sentenza non è passata in giudicato. Sul tema della giustizia evidentemente molti errori sono stati commessi, se pure in buona fede.»

tag: errori potere
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«Essere sempre rosi dal dubbio di non aver mai raggiunto la verità, o, comunque, una completezza accettabile della notizia, credo che sia un aspetto estremamente importante.»

tag: verita
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«Non esiste un'opinione che è più accettabile di altre. Rispetto alla verità tutti hanno il dovere di esprimersi e da parte di un giornalista dover mettere le opinioni una davanti all'altra, nello stesso modo, di modo che chi legge si forma poi la propria opinione.»

tag: arte verita
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