Bram Stoker

scrittore irlandese

Bram Stoker, diminutivo di Abraham Stoker, è stata uno scrittore  irlandese. Ebbe un’infanzia difficile e triste, a causa di alcuni problemi di salute. Passò moltissimi anni a letto, senza riuscire ad alzarsi fino a una miracolosa guarigione. Da quel momento in poi condusse una vita normale, riuscendo anche ad eccellere nelle attività sportive. Riuscì a completare gli studi di matematica, nonostante la lode furono la letteratura e la scrittura le sue passioni. Fece anche il critico teatrale, per poi passare alla stesura di opere teatrali. Conobbe così un attore allora molto apprezzato,  Henry Irving, che divenne suo grande amico e che forse gli ispirò fisicamente Dracula.  È proprio il personaggio del vampiro a dargli la fama ma scrisse anche opere teatrali e storie per bambini. Quando Irving si trasferì a Londra Stoker lo seguì per diventare suo consigliere e dove diresse
il suo Lyceum Theatre.
Tra le altre sue opere: “L’ospite di Dracula” (si tratta di una raccolta di 4 racconti), “La dama del sudario” e “La tana del Verme Bianco”.
 
data: 12/29/14 autore:

«Voi, spero, mi scuserete se non mi unisco a voi, ma ho già cenato e non bevo mai... vino. (Dracula)»

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«Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione universitaria "mens sana in corpore sano".»

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«La vita in fondo cos'è? Solo l'attesa di qualcosa d'altro, no? E la morte l'unica cosa che possiamo essere sicuri che viene.»

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«Nessuno può sapere, se non dopo una notte di patimenti, quanto dolce e prezioso al cuore e agli occhi possa essere il mattino.»

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«Quel che meno si aspetta accade sempre.»

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«Non ho potuto resistere alla tentazione di sconcertarlo un poco – forse un pizzico del sapore della mela originaria rimane ancora nella nostra bocca.»

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«Ascoltateli.I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula)»

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« Bambina mia, la vostra franchezza e il vostro coraggio hanno fatto di me un amico, perché un amico è più raro di un innamorato, e comunque meno egoista.»

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«Benvenuto nella mia casa! Entrate libero e franco. Andatevene poi sano e salvo, e lasciate alcunché della felicità che arrecate!»

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«Sono andato in camera mia e mi sono messo a letto e, strano a dirsi, ho dormito senza sogni. La disperazione ha le sue calme.»

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«Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po' della felicità che recate. (Dracula)»

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«Voi inglesi avete un detto che mi è assai caro, poiché risponde allo stesso spirito che governa i nostri boyar: "Sia benvenuto all'arrivo chi si affretterà a partire".»

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«L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è chi trova... il vero amore. (Dracula)»

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«Tenete sempre a mente che il riso che bussa alla vostra porta e chiede: "posso entrare?" non è vero riso. no! Il riso è un re e va e viene quando e come gli pare. Lui non chiede a nessuno, lui non sceglie il momento più adatto.»

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