Alejandro Jodorowsky

scrittore, fumettista, saggista e drammaturgo cileno

Alejandro Jodorowsky è uno scrittore, fumettista, saggista, drammaturgo, regista teatrale, cineasta e poeta cileno naturalizzato francese. A Santiago inizia la sua carriera con le prime esperienze come saltimbanco, spostandosi a Parigi per studiare mimo con Marcel Marceau. Nella capitale francese frequenta i surrealisti Roland Topor e Fernando Arrabal, fondando con loro nel 1962 il "Panic Movement" in omaggio al dio Pan. Con il gruppo Jodorowsky ha scritto numerosi libri e piéce teatrali. Alla fine degli anni Sessanta ha diretto teatri d'avanguardia a Parigi e Città del Messico, e realizzando il suo primo film, una love story surreale dal titolo “Il paese incantato”. Dai primi anni Ottanta lavora con Moebius e altri artisti a comic strips, graphic novels e cartoons, scrivendo parallelamente numerosi libri. Tra i suoi interessi i Tarocchi, che ama leggere in pubblico. La sua
scrittura rappresenta la poliedricità dei suoi interessi, attraverso uno stile sottile e variegato. Tra i suoi testi più famosi: “Quando la Teresasi arrabbiò con Dio”
 
La gente desidera smettere di soffrire, è vero, ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, a cessare di definirsi in funzione delle sue adorate sofferenze.
data: 12/10/14 autore:

«Se della mia voce potessi liberarmi | per attorcigliare la tua gola alla mia | e solo usare quell'oceano | formato dalle tue parole che nettare sono | per la mia lingua di orfano di vedovo di straniero | Se smettere potessi d'essere assente | per trasformare la tua anima nella mia patria | lasciandoti sentire per una volta | l'impatto mortale del mio silenzio | In fondo altro non sono che il ricordo della tua voce. | Ogni volta che mi rifiuti | finisci di partorirmi.»

VOTI: 1

«Il più grande dono è il dono dell'invisibile. Dissolversi significa consegnare al mondo ciò che gli appartiene.»

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«Dio è la sola cura globale: non ne esiste un'altra. Qualsiasi altra terapia è solo parziale.»

VOTI: 1

«Mi piace sviluppare la mia coscienza per capire perché sono vivo, cos'è il mio corpo e cosa devo fare per cooperare con i disegni dell'universo. | Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili e si crea false forme di condotta, plagiata da personalità importanti. | Mi piace rispettare gli altri, non per via delle deviazioni narcisistiche della loro personalità, ma per come si sono... »

VOTI: 1

«Se della mia voce potessi liberarmi | per attorcigliare la tua gola alla mia | e solo usare quell'oceano | formato dalle tue parole che nettare sono | per la mia lingua di orfano di vedovo di straniero | Se smettere potessi d'essere assente | per trasformare la tua anima nella mia patria... »

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