Abraham Yehoshua

scrittore, drammaturgo e accademico israeliano

«E Linka ha continuato a ridere attraverso le foreste della Germania e tra i caseggiati rossicci di Monaco di Baviera - dove, verso sera, il treno ci ha rigurgitati perché potessimo sgranchirci le gambe in attesa che finissero di fare il pieno di carbone, e purificassero l'aria viziata dai nostri vapori. Così abbiamo camminato tutti insieme per le vie e le piazze di quella città che non ha eguale, e Linka pareva che non toccasse più terra coi piedi ma volasse.»

tag: film
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«È affascinante la rapidità, la leggerezza con cui s'è abbandonato il concetto di frontiera, e quindi d'identità e di responsabilità. La letteratura ha partecipato a questa rottura: smettendo l'impegno, qualsiasi tensione morale. Per paura d'essere antiquata.»

tag: cultura
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«Da ragazzo si era innamorato tante volte, ma tutti quei suoi amori erano sempre stati segreti e confusi, in fondo si obbligava semplicemente ad innamorarsi per non restare un figlio unico troppo esposto all'opprimente amore della madre.»

tag: amore
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«La frontiera è responsabile della politica, morale, economia. La tv, la letteratura, l'arte, l'economia, i reality che confondono vita e finzione, tutto oggi è globale, senza confini.»

tag: vita politica
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«Il nostro cosmopolitismo, sì, ha dato frutti sul piano della conoscenza, dell'intelletto. Ma il prezzo esistenziale è stato terribile.»

tag: politica
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«Ah, voi Gentili! Non romanzate troppo sull'ebraismo! Avete preso questo ebreo che andava oltre i confini con l'intelletto, ne avete fatto un simbolo! Ma noi abbiamo pagato un prezzo altissimo a questo. E allora dateci la soddisfazione di vivere dentro questi confini territoriali!»

tag: vita religione poesie
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