Vittorio Alfieri

drammaturgo, poeta, scrittore e autore teatrale italiano

Il conte Vittorio Amedeo Alfieri è stato un drammaturgo, poeta, scrittore e attore teatrale italiano.
Alfieri è stato considerato il poeta tragico del 1700 in Italia, ebbe, infatti, una vita avventurosa. Dal carattere tormentato divenne un’icona pre romantica. Animato da uno spirito libero si ribellò sempre contro ogni imposizione autoritaria. Alfieri sin da giovanissimo incominciò a viaggiare, per soddisfare il suo bisogno di conoscenza. I viaggi, i cavalli e la letteratura furono le sue passioni. Alfieri scelse la Toscana come patria adottiva, per abituarsi a parlare, udire, pensare e sognare in toscano, come faranno i letterati a venire. Scrisse una ventina di tragedie, improntate soprattutto alla storia o ai miti. Tra le sue opere più famose: “Saul”, “Mirra”, ma scrisse anche satire, commedie e trattati di politica, come nel caso di “Della tirannide”.
 
Volli, sempre volli, fortissimamente volli
data: 05/21/15 autore:

«Bisogna sempre dare spontaneamente quello che non si può impedire ti venga tolto.»

tag: amicizia
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«Bisogna veramente che l'uomo muoia, perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.»

tag: uomini vita e morte valore
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«Chi molto legge prima di comporre, ruba senza avvedersene e perde originalità, se ne avea.»

tag: cultura
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«Il lusso... (che io definirei l'immoderato amore ed uso degli agi superflui e pomposi) corrompe in una nazione ugualmente tutti i ceti diversi.»

tag: amore
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«Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Io non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli?»

tag: religione vita e morte
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«Tutti gli amori dell'uomo, ancorchè diversi, hanno lo stesso motore.»

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«Allora imparai, che bisognava sempre parere di dare spontaneamente quello che non si potea impedire d'esserti tolto.»

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«Bisogna veramente che l'uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.»

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«Spesso è da forte più che il morire il vivere.»

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«E mi ricordo, tra l'altre, che nella Biblioteca Ambrosiana, datomi in mano dal bibliotecario non so più quale manoscritto autografo del Petrarca, da vero barbaro Allobrogo, lo buttai là, dicendo che non me n'importava nulla.»

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«Volli, sempre volli, fortissimamente volli!»

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«Far tacere un vecchio è cosa difficile. Far poi tacere un vecchio autore è cosa impossibile.»

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«Non abusare mai del tuo potere.»

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«Schiavi or siamo, sì; ma schiavi almen frementi.»

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«Io dico e credo, che il libro è e deve essere la quintessenza del suo scrittore e che se non è tale, egli sarà cattivo, debole, volgare, di poca vita e di effetto nessuno.»

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«Solo, fra i mesti miei pensieri, in riva | al mar là dove il tosco fiume ha foce, | con Fido il mio destrier pian pian men giva; | e muggìan l'onde irate in suon feroce. | | Quell'ermo lido, e il gran fragor mi empiva | il cuor (cui fiamma inestinguibil cuoce)... »

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«Tirannide. | Indistintamente si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza di impunità. E quindi, o questo Infrangi_legge sia ereditario, o sia elettivo, usurpatore, o legittimo; buono o tristo; uno o molti; Ad ogni modo, chiunque ha una... »

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