Italo Calvino

scrittore italiano

«È dell'uomo attendere. Dell'uomo giusto, attendere con fiducia; dell'ingiusto, con paura.»

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«O Pamela, questo è il bene dell'essere dimezzato: il capire d'ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo, Pamela, sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, Pamela, imparerai a soffrire dei mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro.»

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«Da parte loro non s'imbarcarono in affermazioni di fede, anche per timore di dire cose teologicamente errate. Così finirono in vaghi discorsi caritatevoli, disapprovando ogni violenza e ogni eccesso. Tutti d'accordo, ma l'insieme fu un po' freddo.»

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«Corre e s'innamora il giovane, insicuro di sé, felice e disperato, e per lui la donna è quella che certamente c'è, e lei sola può dargli quella prova. Ma la donna anche lei c'è e non c'è: eccola di fronte a lui, trepidante anch'essa, insicura, come fa il giovane a non capirlo? Cosa importa chi tra i due è il forte e chi il debole? Sono pari. Ma il giovane non lo sa perché non vuole saperlo: quella di cui ha fame è la donna che c'è, la donna certa. Lei invece sa più cose; o meno; comunque sa cose diverse; ora è un diverso modo d'essere che cerca.»

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«L'arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s'accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.»

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«Quando una si è tolta la voglia di tutti gli uomini esistenti, l'unica voglia che le resta può esser solo quella d'un uomo che non c'è per nulla.»

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«Queste spugne di Bordò e di vanterie, di progetti che volano al passato senza che siano mai stati al presente, di leggende che dopo esser state attribuite un po' all'uno un po' all'altro finiscono sempre per trovare il protagonista che fa per loro.»

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«Tutti i nostri atti di pietà, compiuti con cuore di cenere, non sono già cenere anch'essi? Più cenere degli atti sensuali là nel fiume, che trepidano di vita e si propagano come cerchi nell'acqua.»

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«Corre e s'innamora il giovane, insicuro di sé, felice e disperato, e per lui la donna è quella che certamente c'è, e lei sola può dargli quella prova. Ma la donna anche lei c'è e non c'è: eccola di fronte a lui, trepidante anch'essa, insicura, come fa il giovane a non capirlo? Cosa importa chi tra i due è il forte e chi il debole? Sono pari. Ma il giovane non lo sa perché non vuole saperlo... »

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